V006T015 V006P015
+ Sia lodato Gesù Cristo!
Messina, il 21 / IV - [1]910
Caro Don Risi,
Rispondo brevemente alla vostra del 17 corr.
1/
Dite a Mgr Sogaro che l
Lo ossequio, - che fui a trovarlo
nel mio passaggio da Roma ma non potei fermarmi per ritornare il dì dopo,
ed egli faccia gli Esercizî Spirituali - Avrei volentieri desiderato parlargli -
Presto verrà a Roma Don Sterpi, e chissà che pure a me sia dato venire:
parleremo della Chiesa fuori Porta S. Giovanni, e si vedrà di stabilire qualche cosa
con l'ajuto di Dio. Io non solo non metto difficoltà all'acquisto del terreno,
ma sarei lietissimo che si possa acquistare
e che subito si fabbrichi almeno una parte della Chiesa,
ma questo non posso farlo io, tanto più, legato come sono qui a Messina.
2/ Circa Gaetano abbiate pazienza e prendetelo con carità,
e non fategli il muso, che non va bene, né è il modo per correggere bene. -
Non era il caso di far sapere a quei Monsignori che mi nominate
i pettegolezzi della Casa,- non ci si guadagna mai a divulgare il male
e i difetti dei confratelli - Scusatemi, mi pare così.
2/ Don Robert mi ha scritto: eh già ci vuole più carità!
Io penso che questo malessere delle varie Case di Roma
venga da poca vita religiosa davvero: e dal curare poco la preghiera e la carità fraterna:
si pensa e si parla troppo delle cose estranee,
e si pensa poco o niente che si ruina la Congregazione
e non si ama e serve davvero il Signore.
Io vorrei più spirito in voi altri - non che mi lamenti di tutti,
ma sento di non poter essere contento, in generale parlando:
Voi avete molte e grandi doti, ma cercate di togliervi qualche difetto
che fa male alla vostra pace.
3/ Circa quello che mi dite della Colonia - vedete di ajutarlo Don Piana
con carità, con pazienza, con fede di fare un grande atto di carità ad un fratello malato -
non mormorate sempre sempre di lui, come si fa a tavola tutti i santi giorni:
non va bene, questo: allora è meglio disinteressarvene,
se non altro non fate peccati di mormorazione.
Che spirito devono prendere i Chierici o quelli che sono a tavola,
da questa continua critica?
Io come vi posso credere quando mi date le relazioni,
se so che c'è pericolo che non siate sereno e imparziale? Voi non ve ne accorgerete,
non ci metterete malizia, ma il male esiste e la Casa non va bene.
Io ora gli scriverò: ma sono sempre col cuore in grande pena perché vedo
che c'è troppa passione tra voi altri, e c'è poca unione e credo poca santificazione
V006P016
Ah io credeva che il sacrificio che ho fatto di venire qui e l'esempio che ho dato
ai miei figli avrebbe giovato qualche cosa e aumentato in tutti il fervore religioso
e il desiderio di acquistare la virtù e perfezione! Non tutti mi hanno capito
Ma voi caro Don Risi che siete uno dei primi
e che ora in Roma costituite il capo della Congregazione al posto di Don Gaspare
immaginate di quanta prudenza e carità dovete assolutamente essere fornito
per l'anima vostra e per guidare gli altri con l'esempio
e consigliarli e crescerli nel santo amor di Dio!
Voi vedete bene che io sono qui crocifisso -
voi sapete che pure con dolcezza, ma già più volte vi ho fatto comprendere
che non posso dirmi soddisfatto del modo di fare, e del poco spirito che c'è tra voi -
dunque ajutatemi con carità moderatevi: curate la meditazione in comune la preghiera, -
non si mormori in casa - si cerchi di curare la vita religiosa - e Dio vi benedirà.
Scusatemi e pregate per me.
Vostro aff.mo in G. C.
Sac. Orione d D P.