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      [Reggio Calabria S. Prospero] 31 Gennajo [191]4


[Al Molto Rev.do Sig.re

Sig.r Don Roberto Risi

Chiesa S. Anna - Borgo Pio 102 B

Roma]


 Carissimo mio Don Risi,


 Ricevo la vostra lettera del 29, diretta per espresso a Don Contardi.

 Se il Signore mi assiste sarò a Roma la malattia di martedì,

poiché vorrei prendere un altro biglietto quindicinale,

e prevedendo che molte notti le dovrò passare in treno prenderei la 2.da Classe,

anche per valermi dei direttissimi.

 Così giungerò martedì alle 8, col direttissimo da Siracusa.

Domani sono a Messina: lunedì invece, sarò di nuovo qui,

ove farò la vestizione di un nostro Chierico, che si chiama Gaspare.

Il nome è assai bello e santo, almeno per noi che ne ricorderemo sempre uno Gaspare

che non avrà forse mai l'uguale.

 Al Ch.co di Squillace dite che venga martedì.

Così avvertite quelli della Colonia, coi quali, per altro, ci vedremo a mezzodì,

essendoché il direttissimo porta quasi sempre molto ritardo.

 Sono contento che gli Indiani stiano bene.

 Non mi dite nulla degli altri fanciulli della Colonia,

il che mi lascia sperare che pure essi stiano bene.

 E Montagna, come sta? Bisogna che voi e lui vi sosteniate di più.

 Vi saluto tutti in G. Cristo e Maria SS.

 Vostro aff.mo


       Sac. Luigi Orione  della Div. Provv.za


 Può essere che vi giunga da Frugarolo (o da Alessandria un telegramma

a firma Alice Montel:

se fosse tale che dicessero a me di andare, oppure non fosse negativo,

telegrafatemelo qui se giunge prima di martedì -