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Riservata a te


          Tortona, il 16 / V - [1]915


 Caro Don Risi,


 Don Adaglio mi ha scritto questa lettera.

Gli ho risposto con un telegramma che, non potendo mettere al suo posto D. Contardi,

perché quella stessa mattina, prima di ricevere la lettera espresso di D. Adaglio,

avevo telegrafato alla Spalletti (che me lo chiedeva telegraficamente)

che io concedeva che D. Contardi andasse ad Avezzano (prima di essa)

per trovarcisi il giorno che essa sarebbe andata là a visitare, anche perché ci fosse uno di noi

che Le desse conto delle pratiche se svolte in ufficio e facesse rilevare il lavoro da noi fatto.

 Allora dunque dissi a D. Adaglio di rivolgersi a Te

 Vedi, caro Don Risi, se avanti alle serie e urgenti ragioni di Don Adaglio

tu lo potessi ajutare o sostituire, finché D. Contardi ritorni da Avezzano, il che sarà subito.

 D. Adaglio non mi scrisse più nulla:

vedi tu come fratello maggiore di prendere la cosa a cuore, e di ajutarlo nel Signore.

 Quanto al condurre qui fanciulli. Egli può condurre due o tre orfani del terremoto

per la Colonia Agricola di Reggio Emilia - Roma per Scandiano.

Oppure condurli qui e di qui penseremo noi a condurli a Scandiano.

 Dovrebbero essere dei suoi, di quelli quei 15 del Papa ma orfani completi

e figli di contadini e grandetti e bravi

 Saluto e benedico tutti

 Aff.mo in G. C.


          [senza firma]


D. Contardi è ancora a Roma?