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Tortona, venerdì, dopo-pranzo -
4 Febbr. 1921
Caro Don Risi,
Mando alla Colonia Don Jatì, perché si rimetta un po' in salute -
Con lui mando pure Pietro, quello che era già alla Colonia, e che manderei a Grottaferrata
perché vi faccia da sacristano e da cuoco.
Sto aspettando l'esito della proposta che avrai fatto con le mie lettere,
sia al Card. Cagliero che al Padre Abate.
Se
Jatì Don Tricerri
dovrà andare subito a Grottaferrata,
allora, per intanto, Don Jatì potrebbe fare da facente funzione al posto di Don Tricerri,
e dire la Messa etc. - perché è religioso di buono spirito, e già abbastanza pratico.
Sto ora attendendo da te per regolarmi circa Grottaferrata.
Non so se quella roba di Don Savino sia giunta a Grottaferrata
né dove egli la abbia precisamente indirizzata - Tu lo saprai.
Vedi pure di intenderti subito con Don Contardi sul come fare per preparare tre letti,
qualche tavolo, qualche sedia, qualche pentola, -
affinché quelli che saranno subito destinati a Grottaferrata
possano
trovare dove reclinare il capo, e da farsi un po' di cx
minestra -
Nella ferma fiducia che tutto andrà bene,
saluto e benedico te e tutti in Gesù Cristo e Maria SS. -
Tuo aff.mo
Sac. Orione d. D. P.
P.S. Il Regio Commissario di Bologna, Comm.r Ferrero, mi scrive,
e mi scrisse anche prima, pregando se si può dare alloggio al fratello di quella R. Guardia -
Parlane con Don Adaglio e vedete un po' cosa si può fare