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Non riletta
+ Anime e Anime !
Tortona, il 10 Maggio 1921
Caro Don Risi,
Per il ricorso fatto dal De Sanctis alla Congregazione dei Religiosi va tu,
insieme con Don Adaglio, - oppure dopo avere sentito bene il Don Adaglio.
Dite le cose come sono.
Pel mese che fu tenuto a nostro servizio
qualche cosa (come già ho detto) bisogna certo dargli.
Io l'ho licenziato, prima che finisse il mese, e, credo, presente testimonî;
ma non ricordo più chi erano: vedete un po'.
Ma anche badate che, se me partito, avete continuato a tenerlo e a fargli fare da portinajo,
allora bisognerà pagargli anche quell'altro tempo.
Io non l'ho licenziato bruscamente, - questo sarà forse avvenuto dopo;
che anzi gli avevo trovato il posto presso Mgr Vescovo di Bagnorea. Poi mi riferirete
2/ Per Don Ricci va bene: fate di licenziarlo con carità,
e ditegli se vuol venire qui a correggere le bozze, ma da borghese.
3/
Se la S. Sede non acquista q
acquistasse quel Pontificale, telegrafatemelo subito
sia che lo acquisti, sia che non lo acquisti.
4/ Tu non potresti mandare altre L.10.000 a Don Sterpi?
Io
poi ti rifonderei, quando ci sia da pagare gli
per quanto si dovrà pagare costì.
5/
Ho dei Buoni del tesoro che mi
scadono tra qualche mese, e si esigono alla pari,
mentre ora, a venderli, danno di meno.
6/ Bisogna spingere avanti presso Sneider per i Candelabri e Confessionali.
7/ Dirai a Don Felice che ho ricevuto la sua lettera
8/ Per quel De-Sanctis, che era vostro portinajo, bisogna parlare con molta calma
Se è uomo che io lo possa collocare qui o in qualche Colonia,
sono disposto ancora a prenderlo, a patti ben chiari, e purché lavori,
tanto da levarvi una pena e toglierlo dall'ozio.
Egli, per altro, aveva detto a me, che aveva mezzi sufficienti da vivere,
e
solo chiedeva di esser
avere alloggio
Me lo aveva raccomandato quel prete Americano che tu conosci.
Saluto, conforto e benedico
Aff.mo in G. Cr. e Maria SS.
Sac. Orione d. D. P.