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 +        Anime e Anime !

         Tortona, il 17 Sett. 1922


 Caro Don Risi


 1/ Viene finalmente Don Fiori: parte oggi, domenica, 17 corr.

 2/ L'ho fatto passare a San Severino per definire alcune cose di qualche urgenza

 3/ Il fanciullo raccomandato da Zaccari non può essere messo nel probandato,

perché nulla c'è nella lettera dello Zaccari che anche lontanamente alluda

che egli abbia intenzione d'essere sacerdote.

 E in Convitto a L. 90, non si può, col vitto che hanno.

I posti gratuiti o semi-gratuiti sono già presi; la pensione è di L. 130, più L. 50 d'ingresso,

ed ogni spesa di vestito e di tasse, e pulizia di biancheria e medico.

 A meno non si può. Risponderai così a Zaccari.

 4/ Quanto a quelli di Bassanello, voglio mi occorre sapere

1/ se vengono per farsi della Congregazione; 2/ quanti anni hanno; 3/ che classe hanno fatto.

- Poi deciderò.

 Bisogna stare attenti: ché vengono per fare il Ginnasio o Liceo, e poi se ne vanno.

Prima di farli venire qui, li proveremo, in caso, alla Colonia di Monte Mario.

Vedi cosa dice la lettera che tu tieni.

 5/ Spero avrai ricevuta la veste da Nunzio.

 6/ E il Ch.co Pudortì [Putortì] è andato a Ventimiglia per l'odinazione?

O potrà andare almeno pel 23 corr.? Tiene le carte? occorrono:

Fede di battesimo, fede di Cresima; fede di legittimo Matrimonio dei genitori. Null'altro.

 7/ Sono contento che mi hai messo a posto Don Garbarino.

Raccomandagli sempre di tenersi bene pulito e sbarbato.

 8/ Sono molto, molto contento che tu vada a S. Severino per le feste di S. Pacifico,

e intanto osserva un po' come va quella Casa. Ricevo brutte notizie.

Ho scritto che mandasse qui a S. Bernardino quella Maria Santa, mi rispose di sì, -

ora poi vedremo quando verrà.

 Tu però va con molta prudenza e tatto: vedi tutto, ma ti direi di non parlare. Potrebbero anche essere calunnie o esagerazioni Andiamo con grande carità nel Signore -

 9/ Prima che tu lasci Roma, desidero che le Suore di Via 7 Sale

si ritirino a Monte Mario, in attesa di altra destinazione.

Tu con ogni carità previeni di questo ordine il Cav.r Barbati

e, prima di lui, le Suore stesse e Cipollone, quali nostri direttamente interessati.

 Tutto farai con ogni carità in Gesù Cristo, ma in forma decisa.

Ho buoni motivi per dover agire così.

 Spero che la Sig.ra Giuseppina starà meglio;

comunque, se non sanno come fare, mandino in famiglia i bambini; - sarà forse meglio,

finché non abbiano una vigilanza sicura e assidua.

Ma tu non entrare in questo.

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 Ti unisco una lettera del Cav. Barbati, che conserverai.

Gli ho già risposto che non mi è possibile. Temo metta su la Suora che si chiama Pasqua,

come vedrai anche da lettera che ti unisco della Superiora di Monte Mario.

 A Via 7 Sale si parla troppo molto di carità, ma di vera carità finora non ne vedo,

come affatto non vedo di semplicità; vorrei sbagliarmi.

Tu agisci con carità vera e con prudenza somma nel Signore.

 10/ Mando con Don Fiori il giovane Alessandrini, che qui non s'è diportato bene,

e non dà speranza di mettersi bene.

Ad ogni momento poi, quando viene corretto, insiste di essere mandato a casa,

come se facesse lui a noi un piacere a restare qui. Mi fa pena per sua Madre,

ma s'è fatto quello che s'è potuto, e pazienza!

State attenti perché ruba: non mortificate sua Madre, povera donna!

ma, quando viene in casa, tenete aperti gli occhi.

 11/ Oggi, domenica 17 corr. Proprio ora scrive, Don Pensa mi scrive

che là a S. Remo c'è Pudortì, [Putortì] ma senza carte.

Se le carte giungeranno potrà prendere l'ordinazione il 23 corr. -

Datevi attorno, che non abbia da avere fatto il viaggio inutilmente.

Mi viene il dubbio che Pudortì [Putortì] sia possa essere stato Cresimato a Roma,

mentr'era alla Colonia, da ragazzo. Non ne ha detto nulla lui?

 Saluto, conforto e benedico te e tutti nel Signore e nella Santa Madonna.

 Tuo aff.mo


         Sac. Orione  d. D. Pr.