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Riservata


Non riletta


        [S. Severino Marche] 17 febbr. 1923

        sabato

        Anime e Anime !


 Caro Don Risi,


 1/ Apri tutte le lettere e telegrammi;

e se c'è cosa urgente, me la copi e me la mandi per espresso.

Se non c'è cose di affariurgenti, trattieni presso di te.

 2/ Vedi che oggi noi di qui telegraferemo al Conte

che domattina andremo tutti a S. Pacifico dove celebrerò

e tutti faranno la S. Comunione per lui

e così festeggeremo l'alta onorificenza onde che il S. Padre lo ha insignito -

 Tu non dirgli che sai questo da me;

ma domani fagli fare una bella ovazione dai giovanetti e da quelli del Circolo

e i rallegramenti dai Sacerdoti nostri

E poi vedi di accompagnarlo, e come padre delle anime del Quartiere Appio

in bel modo digli di nuovo che ajuti per fare quel dormitorio.

 Tu vedi bene com'è necessario e urgente!

Digli così: che al mio ritorno non mi lasci partire da Roma senza darmi questa

consolazione. Se il danaro non lo può dare subito, lo darà.

Basta che possiamo cominciare! Così sarà ricco in terra e ricco in Paradiso.

È tutta carità che gli assicura una grande corona e ricompensa in Cielo.

 3/ Se uscisse la sentenza per Mgr Albera,

senza nulla dire, me la telegrafi, qualunque essa sia.

 4/ Ti avverto un giorno prima del mio ritorno.

 5/ Prima di partire da Roma, vedi che mi è venuto a parlare Don Opezzi [Opessi]

il quale venne a sapere - (non so da chi) che Don Arigazzi [Arrigazzi] andrebbe là.

Fu un'imprudenza che lo sapesse da altri, e non prima da me,

che avrei aggiustato le cose da rendergli gradita la convivenza con D. Arigazzi. [Arrigazzi]

 D. Arigazzi [Arrigazzi] va ajutato in Domino. Però ho visto D. Opezzi [Opessi] turbato. Lascia che venga io prima di spingere le cose avanti con Mgr Cerrati.

Non parlarne di questo né con D. Opezzi [Opessi] né con D. Arigazzi [Arrigazzi]

- due buoni elementi, ma bisogna prima lasciarmi disporre gli animi -

 Conforto e benedico in G. Cr. e Maria SS.

 Aff.mo


          Sac. Orione  d. D. P