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[Al Rev.mo Signore

il Sig.r Don Roberto Risi

Parroco alla Chiesa di Ognissanti

Quartiere Appio  Roma]


         [Tortona] 29 Maggio [192]3

 +        Anime e Anime!


 Caro Don Risi,


 1/ Mi induco a scriverti perché speravo invece di venire ieri o oggi a Roma,

il che vedo ora non essere possibile, per altri interessi più gravi di qui e di Venezia.

 2/ Quanto alla Messa di Villa Lazzaroni, ti dico di accettarla,

se tu sai e se sei da lui riassicurato che Don Salvini viene, e non dice sempre di sì, e poi non viene.

 C'è anche Don Robert che dovrebbe già essere in Italia,

e lo destinerei a Roma, come ti ho già detto altra volta.

Quindi, per sé, ci sareste in numero più che sufficiente.

 Non sarei invece ancora del parere di lasciare le Cieche,

che abbiamo prese da poco tempo, e, in verità, si farebbe la figura di correre là dove

ci danno di più, e, per lo stesso motivo direi di non lasciare la Messa

a quelle Suore Spagnole di Monte Mario. Mi pare che, trattandosi di qualche settimana,

potreste anche scusare, finché non venga Don Salvini.

Anche per non essere io obbligato a fare spese di viaggi

e a mandarti uno appositamente per pochi giorni.

 Vedi però che Don Bruno, come già ti ho detto, sarà destinato altrove;

vuol dire che al suo posto occorrendo, ti darò un altro.

 Quanto a Don Arigazzi [Arrigazzi] mi pare poco stabile fin'ora, e quindi non saprei che dirti.

 Anche D. Opezzi [Opessi] mi scrive di lui che pare voglia lasciarci.

 Spero che le Feste a Maria SS. Ausiliatrice saranno riuscite benissimo;

io domenica non potei proprio venire proprio, e neanche sono andato a Voghera,

che è così presso, ad assistere alla Incoronazione della Madonna dei Frati,

alla Cui Quale pure mi legano dolci ricordi;

sono stato a letto quasi tutta la giornata, ma ora sto bene -

 P. S.  Sento che dagli Squarciarelli hanno allontanato quel Francesco raccomandato da te.

Avranno avuto certo loro buoni motivi; ma mi pare che non ci possa stare nessuno.

Ci vuole pazienza col personale, ci vuole pazienza! E poi curarlo nella vita cristiana.

Noi qui abbiamo i servi che ci stanno fin che muoiono, e sono fedeli e affezionati.

Bisogna sapere molto molto compatire, a meno ci siano cose da disonorare. Allora no.

Io ora non ne ho più da mandare agli Squarciarelli, né tengo sacristani per S. Anna.

Bisogna tenerli d'acconto quando la Div. Provvidenza li manda e ajutarli, formarceli al bene

e affezionarceli in Domino. È più difficile ora trovare del personale di servizio che dei preti -

 P. S.  Tanti ossequî al Sig.r Conte.

 Mi ha scritto Mgr Vescovo di S. Severino che accetterà il Rocchi in Seminario;

sarò ben lieto che riesca.

 Se Mgr Felice è ancora a Roma, gli dirai che ho ricevuto e gradito la sua cartolina dopo l'Udienza.

 Spero che tutti starete bene, e che vorrete pregare per me.

Mi pare non avere altro per oggi.

 Saluto te e tutti carissimamente in G. Cr. e Maria SS.

 Vostro aff.mo


           Sac. Orione