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+ Anime e Anime
[Tortona] 30 Settembre 1923
Caro Don Risi,
Grazia e pace da Nostro Signore! Ricevo la tua del 28 corr. m.
I Non so chi ti abbia potuto dire che io venivo per quest'oggi;
invece ti dico che spero venire presto, forse entro una settimana, di passaggio per Viterbo;
ma, se vengo, il 14 dovrò ritrovarmi sempre qui, per un impegno che ho qui quel giorno.
II Nessuno mi ha scritto pel Sacerdote che venne a te raccomandato da
Mgr Taggiasco; ma, se egli è abilitato a celebrare, me lo puoi mandare, purché qui celebri
secondo intenzione della Casa e mantenga condotta né più né meno come fosse
un Religioso, facendo con noi la Meditazione e le altre pratiche di pietà.
Se non è autorizzato alla celebrazione, non posso: ne abbiamo già troppi,
e darebbe scandalo, perché poi si viene subito a sapere.
III Non si può nelle presenti nostre circostanze accettare nessun ragazzo che non dia
tanto
da mantenersi, e a cui la famiglia non provveda al
il corredo e sua manutenzione -
Con ciò, caro Don Risi, sappiati regolare, perché già c'è l'idea che a Roma si è facili
dire di sì e accettare ragazzi, che poi non pagano, e non hanno vocazione.-
IV Anche per la Colonia non si ammetta, se non chi paga da potersi mantenere bene;
coi debiti che ci sono, non attaccateci più cerotti, se no poi ci lamentiamo a torto.
V Per le Scuole della Colonia ho già scritto a D. Bruno come deve fare -
VI Non dare ragazzi a Squarciarelli: basta; vuol dire che scriveranno a me,
e provvederò
VII Il ragazzo di Mgr Sordini lo accetto a L. 600 in prova, per un anno,
sempreché la famiglia lo provveda di corredo.
Non mi lego per gli anni dopo; se sarà tale da meritarsi d'essere tenuto lo terremo, se no,
intendo di essere libero di dimetterlo, sia che non mostri vocazione religiosa e buono
spirito, sia che non abbia salute o disposizione agli Studî. Le L. 600 sono per l'anno
di prova. Diversamente, non mi è possibile, pur con dispiacere, accettarlo.
Non si accettano gratuitamente più che le vocazioni religiose che affidino.
Abbiamo già un numero senza numero di gratuiti o semigratuiti:
pensa che qui durante settembre siamo già più di 100!
VIII Lo so che a S. Giovanni non siete a posto,
e vengo giù anche per quello, benché per due giorni al più!
IX Sono contento che D. Serra vada ad Ameno.
X Sono contento che D. Saba vada meglio. Deo gratias!
XI
Abbiamo qui, nella mia camera il
di dove ti scrivo, il Ch.co Moncelsi col tifo.
Temo molto; che la Madonna ci assista!
XII Sono contento che vai dal Conte: portagli tutta la mia gratitudine
e la benedizione: digli che si faccia nostro Religioso, pur restando vestito da borghese.
XIII Vedi di usarti qualche riguardo Tanti ossequî al Sig.r Conte e a Mgr Centoz
Saluto e conforto te e tutti nel Signore e nella Madonna SS.
Tuo aff.mo Sac. Orione