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[Espresso
Al M. Rev.do Don Roberto Risi
Parroco alla Chiesa di Tutti i Santi
a Via Appia Nuova, n° 126 Roma(40)]
Non rileggo
+ Anime e Anime!
Tortona, il 4 Ottobre 1924
Caro Don Risi,
Grazia, pace e conforto da Nostro Signore Gesù Cristo!
I Sento ora dalla Suora giunta da S. Severino che sei tornato a Roma jeri.
Avevo
scritto oggi un espresso a Don Fiori, nel dubbio che tu fossi
ancora a S. Severino, poiché ho ricevuto lettera
la vostra cartolina da Loreto.
II Dunque ti prevengo che lunedì sera 6 ottobre giungerà a Roma Don Vittorio Gatti, il quale viene per parlare col Principe Chigi e vedrà anche il Padre Cirillo, Armeno,
che credo stia a S. Antonio a Via Merulana.
Fategli preparare una camera un po' pulita, e che non ci siano cimici. Fatemi questo piacere . Se qualcuno potesse incontrarlo alla stazione, egli arriva alle 7 di sera col direttissimo . III Come ho scritto a Don Fiori e così avverto te che (come sentirete meglio
da Don Gatti) presto arriveranno alla Colonia di Monte Mario N.40 Orfanelli Armeni,
figli di Armeni cristiani massacrati.
Sai come il S. Padre s'interessa per i piccoli Armeni.
Ora essi sono tutti destinati a Monte Mario. Là di fanciulli italiani non potranno starcene che 15 o 20. Se ci potessero stare in 60, o anche più, certo sarei contento, perché con i 40 Armeni più 20 italiani (totale 60) presto si pagherebbero i debiti e le spese ora fatte,
e la Colonia potrebbe finalmente raddrizzarsi. Là potremo mettere un po' bene,
comprare qualche altra mucca, da avere latte per tutti 60 più pel personale,
e avere una Colonia a modo.
È poi necessario che restino 15 o 20 fanciulli di quelli che già abbiamo colà:
1°) per non disgustare le famiglie
2°) per non sviare la clientela dei ragazzi e perderla tanto più che, dopo un anno
gli Armeni se ne vanno a Rodi.
3/ Perché, trovandosi gli Armeni con fanciulli italiani imparino l'italiano
giocando insieme e convivendo con essi.
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Ora tu vai a Monte Mario e insieme con Don Bruno e da buoni fratelli
vedete bene insieme quanti ragazzi potete metterci, servendovi non solo dei due cameroni, ma anche di ogni altra camera. Ad es., gli Armeni potrebbero stare tutti nei due cameroni,
e forse anche qualche italiano; poi gli altri italiani si possono mettere nelle due camerate quella grande che è sopra lo studio e l'altra oblunga che è anch'essa sopra lo studio;
poi c'è qua e là qualche altra stanza.
Vedete che la Colonia sia messa bene: tutta imbiancata entro le camerate, lo studio,
il refettorio, le varie stanze.
Anche esternamente fate in modo che si presenti bene.
Io verrò a Roma prima e presto; ma fate che trovi ogni cosa in ordine.
E così vedete quante lettiere ben pulite avete; vedete che cosa è che vi manca:
a) di lettiere, di materassi, di cuscini, di biancheria da letto;
b) cosa vi manca di stoviglie, cucchiai etc.
Fate il conto di almeno N.60 ragazzi. La Colonia ne contenne già più di 90!
Caso
mai, faremo come si fece altra volta: metteremo nel camerone in alto
tre file di lettini più corti e più piccoli:
avremo almeno 25 bambini dagli
dai 7 ai 10 anni - non ti pare?
Ora poi mandatemi subito relazione di tutto ciò che avete bisogno.
Non so quanti fanciulli siano ora alla Colonia. Bisogna scrivermelo.
Gli Armeni avranno scuola in Casa, nello stesso studio.
Quanto al Maestro vedremo.
Bisogna quei ragazzi che fossero in più alla Colonia metterli a S. Filippo,
e riempire bene l'uno e l'altro Istituto.
Di tutte queste cose fatele tra te, Don Bruno e Don Fiori, senza parlarne né in Casa, né col Principe Chigi né con P. Cirillo né con alcuno.
Mi raccomando. Altrimenti poi vanno su alla Colonia a metter naso prima del tempo.
Ed ora vengo a S. Severino Marche.
Stasera Suor Pasqua qua giunta mi raccontò delle forti dicerie su Don Raffaele,
e che durano da qualche mese. Ma, come mai nessuno mi ha mai detto né scritto niente?
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Stasera ho telegrafato a D. Martinotti che mandi qui subito Don Raffaele. Vedremo.
E Don Martinotti non t'ha accennato a nulla? E tu dal Conte o da altri hai sentito nulla?
Aspetta prima di mandare a Torriglia Don Garbarino; te lo scriverò io.
Vedete che in Casa siete tutti buoni Sacerdoti, ma bisognerà che ci sia più pazienza tra di voi, più carità reciproca, più tolleranza, e più vera vita da Comunità religiosa.
Perdonami se ti dico così, ma vedi che per la pulizia in casa e pel buono spirito di unione
la casa sia più a posto.
Sto preparandoti qualche buon elemento di aiuto, ma vorrei che mandandoli a Roma, non ne rimanessero male impressionati e finissero di perdere la vocazione.
Fa anche pregare perché è un momento di destinazione del personale.
E Don Opessi è tornato?
Abbi pazienza con Eugenio e con tutti; guarda che i soggetti non sono più
come una volta, e bisogna formarli non con le sgridate ma con la pazienza e la carità.
Vedi di affezionarti tutti i membri della Casa: usa loro dove puoi condiscendenza
e previeni i loro bisogni: che trovino in te più che il Superiore il cuore del padre.
E così fa con i giovani del Circolo, con tutta la tua popolazione:
diventa veramente il padre del Quartiere Appio.
Dio ti conforti, caro mio Don Risi, e perdonami questa lettera, la quale ti dice tutto
il pensiero e l'affetto in Gesù Cristo che ho pel buon andamento di codesta Casa.
Ti abbraccio in osculo sancto, e prega per me sempre.
Partono in questo mese Don Salvatori, Don Saponara, Don Putortì, Don Di Salvatori [Salvatore] e Don Orzi Nazareno. Tre vanno pel Brasile e due per l'Argentina.
Come ho scritto a Don Fiori, mi occorrono le generalità e i connotati
di Don Salvatore Salvatori, con la sua fotografia (formato libretto postale o passaporto)
firmata per traverso sulla stessa figura fotografica.
Non so dove ora sia questo Don Salvatori.
Egli ha tempo a venire, perché pel rilascio passaporto ci vogliono otto o dieci giorni.
Ma
ciò che urge sono
è quanto ho detto.
Quanto a Don Giovanni - non ti compromettere
e sta attento sia nel parlare come anche nel dare ancora altri sussidî.
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Domani potremmo avere noje e gravi.
Non è possibile accettare il Patronato di Via Sette Sale.
E il Conte come sta? Come è di morale? Come vi siete lasciati?
E Don Saba come sta? E gli altri Sacerdoti della Casa? Vedi che ora bisognerà bene
(un po' più tardi e via che sia Eugenio) lasciare che il povero Don Garbarino
abbia anche lui un po' di sollievo.
Basta per oggi.
La Madonna del S. Rosario ti conforti e benedica te, i tuoi Sacerdoti, il personale
di Casa e l'Istituto S. Filippo e tutta la tua Parrocchia.
Tuo aff.mo in G. Cr.
Sac. Orione d. D. Pr.
Sono molti i ragazzi a S Filippo?
Quanti posti ancora disponibili?