V007T015           V007P250



[Al Rev.mo Signore

Sig.r Don Roberto Risi

Parroco di Ognissanti a Via Appia Nuova, 126 Roma]


        Anime e Anime!

        Tortona, il 7 Ottobre 1924


 Caro Don Risi,


 Grazia, pace e conforto da N. Signore Gesù Cristo!

 I Oggi ricevo la lettera che qui ti accludo, per tua norma.

Favorisci rimandarmela, dovendo io rispondere. Gradirei conoscere come detto Sacerdote fa oggi, cosa fa e come sta.

 È inutile che vivamente raccomandi alla tua carità di usare con lui ogni umile

e fraterno riguardo, in questi momenti specialmente, per non ispegnere il lucignolo

che già fumiga.

 II Ho chiamato qui da S Severino il x R.xxx È giunto jeri. Pur troppo c'è molto

di più grave di quanto credessi. La tresca durava da mesi, ed egli con la madre e la figlia,

ed egli aveva pensato di passare Ministro dai Metodisti e di sposare la figlia.

Forse sarebbero rimasti anche a S Severino, aprendovi una Chiesa Evangelica.

E pensare che nessuno mi ha mai detto niente! Ora l'ho indotto a fare gli Esercizî

dai Cappuccini, - e vi è entrato stamattina. Deo gratias! È veramente la Madonna

che mi ha ajutato questa volta: è la Madonna.

 III Ma mi aspettano altri dolori in questi giorni, anzi vedrai che ora è che comincia

il nostro Calvario. Quello che fu sin qui, sono rose e fuori.

 C'è da pregare assai, caro Don Risi, e da stare umili ai piedi del Crocifisso!

 IV Oggi ho chiamato su Don Saroli; se passa, trattatelo con carità.

E Dio te ne renda merito.

 V Il figlio di tua sorella è qui, e sta bene.

Ha dato gli esami, non ti so ancora dire l'esito.

 VI Sarà giunto D. Gatti. Vedi che egli ha l'abitudine di stare su la sera;

ma noi non possiamo farlo, perché poi si è stanchi,

e la mattina poi non ci alziamo più per la Meditazione.

Raccomando quindi che si taglino i discorsi serali, e che vedi che da tutti si vada a letto

a tempo debito.

 Ti saluto, conforto e benedico in G. Cr. e Maria SS.

 Aff.mo tuo


       Sac. Orione  d. D. Pr.