V007T019           V007P256



[Al Rev.mo Signore

Il Sig.r Don Roberto Risi

presso il Signor Conte Servanzi

in San Severino Marche (Macerata)]


 +      Anime e Anime!

       Roma Venerdì notte, 24 / X [1]924


 Caro D Risi,


 ti sono tenuto delle notizie che mi hai fatto comunicare sullo stato del Signor Conte, quantunque esse non siano come le avrei desiderate.

Vorrai confortarLo anche per me, e Lo assicuri delle mie preghiere continuate per Lui.

-E così fa sentire e al caro Infermo e alla Sig.ra Contessa Decia e Sig.re Nepoti

che, spiacente di non trovarmi a S Severino, sono però con tutto lo spirito presso il Malato, pel quale anche altri qui a Roma pregano salute e vita. Dio lo faccia!

 Ed ora vengo a te.

 A meno non ci sia tale un aggravamento da far ragionevolmente temere

la fine imminente, o entro qualche giorno, - ti esorterei ad affrettare il tuo ritorno,

perché la situazione qui esigerà tutta la tua virtù e la tua continuata presenza in Casa

e pazienza.

 Anch'io ho trovato quanto già mi era stato comunicato, cioè un malessere,

un malumore generale, anche in alto. Le tue assenze troppo frequenti dalla Casa

Parrocchiale e altri appunti vanno cancellati con un riparo pronto e con assiduo lavoro qui.

Ogni ossequio pieno di conforto, sia al Sig.r Conte che ai Suoi e saluti a quei di casa.

 Anche Sua Eminenza il Card. Vicario è tornato a Roma, né vorrei che gli dicessero che non ci sei. Vieni dunque il più presto.

 Ti conforto molto molto molto e ti benedico in G. Cr e Maria SS.



       Sac. Orione  d. D. P.