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[Espresso
Al Rev.mo Signore
Sig.r Don Roberto Risi Parroco
di Ognissanti Via Appia Nuova, 126 Roma(40)]
[Venezia, li] 10 Maggio [192]5
+ Anime e Anime!
Caro Don Risi,
Pax Christi!
I/ Mi ha fatto piacere che abbiate pubblicato sull'Osservatore Rom. la relazione
della processione in fiocchi, e ha fatto piacere a tutti qui, fin al Patriarca
che tanto si interessa di noi, e che ci ha difesi anche a Roma.
Sono poi molto contento che la Iª suonata della Banda sia stata per Nostro Signore.
II Vedi che il 13 giungerà a fare la Novena per Maria Ausiliatrice il Parroco
di S. Donato di Genova, (quello che fu già a predicare e che tu ben conosci).
Preparagli una camera ben pulita, servendoti anche della roba del Conte.
- Vedete che non ci siano cimici.
Il
Cardinale Vicario è già consapevole che verrà il Parroco di S.
Donato a predicare, da lui stesso che gli scrisse - si conoscono - ma
tu va a chied dirlo e a
chiedere le facoltà.
Desidero che tu inviti Mgr. Palica a fare la Processione di Maria Ausiliatrice,
e, possibilmente, anche a dire la Santa Messa. Vedi che ho particolari ragioni per dirti così.
III Verrò per la Canonizzazione della Beata Teresa.
Vedi se puoi procurare più biglietti possibili. Con me verrà anche Don Montagna.
Giungeranno alcune Signore nostre Benefattrici; le due di Modena: due da Tortona,
tre o quattro da San Remo raccomandate dal Cappellano della Costa e una da Mgr. Daffra.
Poi prevedo ce ne saranno altri nostri Benefattori ai quali non si potrà dire di no.
Vedi di tenerne in serbo (oltre a questi) almeno una decina.
IV) Dall'America una Signora nostra Benefattrice ha mandato un po' di ajuto,
e così a Tortona abbiamo potuto pagare L.25 mila circa al panattiere. E così questo debito, che era il più grosso con i fornitori, è pagato tutto - Deo gratias!
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V Per le Campane è difficile che mi possa svincolare, ora che ho stretto contratto
di prezzo. Bisognerebbe dare qualche migliaio di lire, per ritirarci.
VI Sono contento che l'Osservatore Romano abbia pubblicato nelle notizie ufficiali dell'Anno Santo, la nostra iniziativa di via 7 Sale.
VII Vedi che scrivo a D. Bruno che faccia subito subito i passaporti.
Scrive Don Gatti da Rodi di farli partire.
VIII Sul «Popolo» hanno già annunziato che fanno un altro pellegrinaggio Diocesano da Tortona in Settembre.
All'Arciprete di Momperone (amico di Lovazzano) fu detto
che hanno guadagnato L.40.000.
Sarà bene tenercene affatto fuori, perché in Diocesi c'è un malumore forte, e vi è chi pensa e dice sottovoce (non a me) che noi ci abbiamo del guadagno e qualche cosa d'altro,
si dice.
Restiamo intesi di respingere qualunque offerta ti mandassero, per non dare davvero corpo alle ombre, e non credano che dividiamo la pelle della gente.
IX) Vedi che deve giungere in questi giorni Don Adaglio e con lui fra Giuseppe, molto malati. Se ho io prima avviso del loro arrivo, te lo comunico, - se lo avrai tu,
me lo telegrafi.
Saluto, conforto e benedico in G. Cr. e Maria SS. per me e per tutti questi nostri.
Giovedì fui a Genova ad incontrare l'Arcivescovo di S. Paolo del Brasile,
che il dì dopo partiva per Roma. Si potrà invitarlo a fare qualche funzione.
Aff.mo tuo
Sac. Orione d. D. Pr.
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P.S. Come scrivo a Don Fiori, siccome qui il Vicario D. Legé perché Zuffardi venga
ordinato
a Tortona pretende le Remissorie
Dimissorie del Vicariato di Roma,
quindi lo Zuffardi verrebbe ordinato per conto del Vicariato, - il che è un assurdo;
così ho scritto al Vescovo di S. Severino che, se può, me lo incardini lui e me lo ordini sabato; se sabato tiene ordinazione. Quindi aspetta a mandare qui le pubblicazioni.
Occorrerà,
essendo nato a Roma, che egli abbia le Dimissoriali
Remissorie:
Ti telegraferò se devono essere fatte per S. Severino.
Mi urge avere notizie della commissione fatta al Patriarca di Gerusalemme.
Io verrò presto, ma avrei bisogno di avere subito l'indirizzo del Patriarca
di Gerusalemme in Roma. Vedi che se Don Fiori può trovare una stanza più conveniente
per la Contessa Maria Castiglioni Benvenuti di Modena e sua cameriera è meglio,
che non metterle a dormire in quel parlatorio delle Suore, che è a pianterreno.
È persona distintissima.
Dormono
nella stessa camera, essa e la donna di compagnia e anche basterebbe
un solo letto, purché sia ad una piazza e mezza. Io
vengo verrò però
presto a Roma.
Compra tutta la roba del Conte, se la vendono, come pare.
C'è sempre da guadagnare. Lunedì credo facciano l'inventario.
Saluto, conforto e benedico in G. Cr.
aff.mo
Sac. Orione
Don Salvatori venga su, senza aspettare me.
Venga a Tortona il più presto - Partenza il 19.