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[Espresso
Al Rev.mo Sig.r Don Roberto Risi
Parroco alla Chiesa di Ognissanti
Via Appia Nuova, 126 Roma]
+ Anime e Anime!
Tortona, il XV Ottobre 1925
Caro Don Risi,
Grazia e pace da N Signore!
I Verrà a giorni, e fors'anco domani un nuovo ajuto alla Parrocchia di Ognissanti.
È un Sacerdote di Imola, che io conosco da qualche anno, ottimo sotto ogni riguardo,
il quale era già da anni addetto a quell'Istituto Santa Catarina di Imola, che ora si è
aggregato alla nostra Congregazione; si chiama Don Vincenzo Errani.
Egli entra ora a fare parte della nostra Congregazione, e lo mando a fare la sua prova con te a Roma, visto il bisogno di codesta Parrocchia. Lo affiderai a Don Candido,
perché non essendoci costì un Noviziato regolare, almeno è necessario,
ci sia chi ne curi e formi lo spirito religioso.
Di lui ti mando una lettera che egli inviò al Can.co Perduca, dopo che è ritornato
ad Imola da un Mese di S. Esercizî, fatti sotto la guida dei Padri Gesuiti.
Detta lettera la farai leggere a Don Candido, e poi la rimanderai per l'Archivio.
Il sussidio alla madre dell'Errani lo passiamo noi qui, da Tortona.
Egli ti presenterà alcune mie righe, ma tu fagli preparare la camera e parlane già
a Don Candido ed anche agli altri Sacerdoti.
Amerei che trovasse la Casa un po' in ordine, e la vita religiosa e molta carità.
Egli viene per andare poi alle Missioni, e tutti me ne parlarono bene, cominciando
dal suo Vescovo. - P. Martini dei Gesuiti mi disse l'altro jeri che avrebbero desiderato fosse rimasto con loro; ma egli già aveva deciso per noi.
-Bisogna esercitarlo nella vita Parrocchiale.
2/ Il nostro vecchio portinajo mi scrisse da Tropea che deve venire via pel fumo
del carbone di cucina; facilmente D. Cribellati te ne avrà parlato; dimmene qualche cosa, per regolarmi se posso metterlo a Novi o a San Remo.
Domani sarò a S. Severino Marche, ma tu scrivimi qui, dove dovrò subito ritornare.
Saluto, conforto e benedico in G. Cr e Maria SS. te e tutti
Tuo aff.mo
Sac. Orione d D Provv