V007T042           V007P285



[Al Rev.do Signore

Signor Don Roberto Risi

Parroco alla Chiesa di Ognissanti - via Appia Nuova, 126

Quartiere Appio Roma (40)]


       Anime e Anime!

       Tortona, il 5 Nov.bre 1926


 Caro Don Risi,


 Grazia e pace da N. Signore!

 I Ricevo tua lettera del 3 corr.

 II Sono contento che le feste dei Santi e dei Morti siano riuscite bene. Deo gratias!

 III Pur troppo, non ho potuto venire.

 IV Speriamo che la Madonna ci ajuti per Poggio Tulliano.

 V Favorisci dire subito al Ch.co Camilloni, - se ancora non fosse partito -

che raggiunga il suo posto. Questo modo di fare, non è secondo il buono spirito religioso.

Avvertilo che se tardasse oltre a lunedì, - sospenda di partire, perché metterò un altro

al suo posto, e non so se converrà ritenerlo più come della Congregazione.

 VI Al Ch.co Pontuale ho risposto direttamente.

 VII Quanto al Comm.r Proja, dopo che fu qui per la Madonna della Guardia,

- contrariamente a quanto mi aveva promesso - non mi riferì mai nulla.

Il 3 poi mi telegrafò che «mi attese inutilmente a Roma il I° Nov.bre,

che aveva urgenza di avere un colloquio con me dovunque».

Gli risposi jeri che prima di venire o di fissargli un colloquio attendevo da lui informazioni scritte anche «per controllare certe notizie avute da fonte autorevole».

 Finora non ha scritto.

 Io avevo prorogato il tempo fino al 31 Ottobre, e nulla mai seppi.

 Si vede che qualche cosa c'è, se no non avrebbe urgenza di parlarmi.

 Temo una truffa. - Tu fa l'indiano e vedi se puoi sapere qualche cosa

da Mgr. Zagarella, ma non dire nulla dello stato delle cose e che il tempo è scaduto etc.

Solo vai, e fai cadere il discorso su quell'equivoco avvenuto a te con lui,

prima delle vacanze.

            V007P286


Gli racconti che Proja fu qui, e che mi aveva detto che sarebbe passato da lui,

e fatto tutto di pieno accordo con lui. Chiedigli se egli non sa più nulla dell'affare.

A me mandò a dire da Don Bartoli che egli poteva far assumere informazioni su Proja

e Onori dalla Questura. Ma io ho avuto timore che ciò potesse rovinare tutto.

Io non scrissi mai al Proja per non parere di correr dietro etc.

e stetti a vedere che faceva lui, che pure non mi scrisse mai.

 P. S. Giunge il padre dei fanciulli Continenza con i due figli;

ma non poteva accompagnarli su Camilloni? Il Sigr. Continenza mi riferisce

che fu da Camilloni, mandatovi da Don Fiori, - e il Ch.co avrebbe risposto di avermi scritto, e che non sapeva se e quando doveva venire. - Io, finora non ricevetti nulla.

Però questo modo proprio non mi va.

Tu parla loro con calma, non con furia, ma sappimi dire chiaro se viene o no.

 Ed ora ritorno al Proja: Mi viene un dubbio che egli qualcuno possa già godere

l'interesse della somma che avrei dovuto prendere.

Ti raccomando anche in quest'affare la massima delicatezza e avvedutezza.

Se vedi il Proja, chiedigli: «ebbene, che c'è di nuovo? E quella faccenda a che punto è?

- E senti un poco, e poi riferiscimi.

 Saluto, conforto e benedico in Gesù Cristo e Maria SS.

 Aff.mo tuo



       Sac. Orione  d. D. P.