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[Al Rev.mo Signore

Sig. Don Risi

Parroco Di Ognissanti Via Appia, 126 Roma]


       Anime e Anime!

       Tortona, il 7 Nov. 1926


 Caro Don Risi,


 Grazia e pace da N Signore Gesù Cristo!

 I Mando Don Adaglio, perché reputo conveniente che si metta a contatto

col Comm.r Proja, il quale insiste di avere un colloquio urgentemente con me,

ed era pronto a venire a Tortona o dovunque.

 Ora, poiché finora quei Signori (tolto il Proja e l'Onori) sono degli ignoti,

e non sono ci danno che delle chiacchiere, -e ne temo un trucco all'americana, -

così ho pensato di mandare (per ora) Don Adaglio, il quale è al corrente della pratica,

e potrà farsi un'idea della consistenza o meno della cosa.

La Convenzione intanto è scaduta dal 30 Ottobre, e, come ti ho scritto,

il Proja non si era più fatto vivo. - Ci menano pel naso, si direbbe.

E Mgr Zaccarella l'hai visto? Che ti ha detto?

Ci sarà da andare con molta prudenza ed avvedutezza.

 II Ieri ho poi ricevuto lettera da Camilloni che il quale va annaspando pretesti

per rifiutarsi di tornare al Dante, ed ha i santi voti! Chiede di stare a Roma,

finché non avrà finito l'anno dei voti, che poi lascierà la Congregazione, dice chiaro.

Gli risponderò direttamente. Ma è bene che tu sappia la sua situazione.

Capisco che non se ne farà nulla, né di lui, né di suo fratello. È la loro una bontà naturale. Tu usa grande carità, ma se te ne parlano, fa loro comprendere che sono proprio fuori

di strada dello spirito religioso.

È vero che forse una volta, a furia di loro insistenze, ho detto che li avrei portati a Roma, ma poi ho visto che era un vero disastro ogni volta che si mandavano in famiglia,

come lo è anche stavolta. Basta; la Madonna ci ajuti!

 Tuo aff.mo in G. Cr. e Maria SS.



       Sac. Luigi Orione  d D Provv