V007T097          V007P359



        [Tortona] 5 Sett.bre 1932


 Caro Don Risi,


 Grazia e pace da N. Signore!

 Consegnerai a D. Perciballi e a Don Gemelli le accluse.

 Pei ragazzi ti manderò Don Gismondi, ma non subito, - appena possa mettere

un Sacerdote a S. Oreste, dove ora è Gismondi; forse tra 25 giorni.

Però non è possibile che tutti gli anni mi sia dato cambiarti sacerdoti: a te non vanno

e essi nulla più desiderano che di essere cambiati, e le cose non cammineranno mai bene

sino a che tu non saprai trattare con i tuoi Confratelli Sacerdoti e unirli a te,

affezionarli in Domino al loro Superiore e Parroco; invece, pur troppo, questo legame,

questo vincolo di carità, di unione non c'è, - la Casa è disorganizzata

e mi pare anche la vita della Parrocchia.

 Io ti supplico in visceribus Christi di cambiare modo e di trattare i tuoi Sacerdoti

in modo che essi abbiano da santamente affezionarsi a te e al lavoro parrocchiale,

- e quello che ti dico dei tuoi preti, lo dico anche del personale della Casa e dei tuoi

parrocchiani, specialmente dei poveri, e di quelli che sono più nojosi, più seccanti.

E anche l'organizzazione, l'ordine di lavoro e delle funzioni va diretto e svolto in modo

più regolare e più vivo, più attivo, più consono ai bisogni presenti della tua popolazione

e ai desiderî del Vicariato e della S. Sede.

 Mio caro Don Risi, la Parrocchia fu affidata alla Congregazione e questa non può,

non deve disinteressarsi del suo andamento.

 La Congregazione ha proposto te e ti conferma oggi la sua fiducia, ma tu stesso

devi convenire che non si potrà andare avanti alienandoti i Sacerdoti della Parrocchia,

- lo stesso Don Candido non può condividere i tuoi modi e così Don Ferretti:

due Sacerdoti nostri degnissimi: bisogna cambiare sistema.

 Tu stesso non puoi essere soddisfatto di te, se bene rifletterai.

 Si usano altri modi, non si danno titoli, sempre sconvenientissimi,

ma specie in bocca di un Parroco.


            V007P360


 Il Signore sa quanto ti stimo e quanto ti amo in Lui, ma ti supplico di far andare

la manovella della Casa e della Parrocchia in altro modo, più rispondente all'unione

degli animi in Casa, con un lavoro più ordinato, dando a ciascuno più responsabilità

e libertà nelle loro mansioni, - tutto dirigendo, tutti confortando, tutti unendo a te

in Domino nessuno soffocando, ma tutti ajutando e formando.

E che sia una Casa Religiosa e ordinata e non una Casa informe e disgregata,

come, pur troppo, fu, quasi sempre, fin qui.

 Non ti offendere, ma prendi in buona parte la presente e adoprati

perché lo Spirito del Signore sia sempre con Voi e tutti operino e lavorino

animati solo e sempre dallo Spirito del Signore. - Io pregherò tanto per te e per tutti,

e confido che la SS. Vergine ti assisterà a disporre tutto a gloria di Dio,

a santificazione vostra e a bene di codesta Parrocchia-

E prega per me! Tuo aff.mo in G. Cr.


         Sac. L. Orione  O. D. P.