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        [Tortona] 20 Dicembre 1932

        Sia lodato Gesù Cristo!


 Caro Don Risi,


 la grazia di Nostro Signore e la Sua pace siano sempre con noi!

 So che tu giungevi a Roma jeri o stamattina, ed ho aspettato a mandare Don Adaglio

per doveroso riguardo, affinché non arrivasse mentre tu non c'eri.

 Don Adaglio viene in vece mia, non essendomi possibile in questi giorni venire io,

né può venire il povero Don Sterpi.

 Ora abbiamo saputo che a giorni, se pur non è già avvenuta, avrai la Sacra Visita

di controllo. E poiché la Congregazione, a cui fu affidata la Parrocchia

non può disinteressarsi dell'andamento della Parrocchia e non lo deve,

mando il Don Adaglio, perché insieme a te, controlli se le disposizioni

e gli ordini ricevuti dalla Sacra Visita sono stati eseguiti, e per farli eseguire,

se mai non foste in regola in qualche cosa.

 La tua andata a Venezia mentre c'era la Sacra Visita al Quadraro,

non mi ha fatto buona impressione, perché, come ti avevo scritto,

una vera urgenza non c'era.

 Comunque, ora mando apposta Don Adaglio, permettimi, caro Don Risi,

di pregarti di fermarti in casa e di attendere con la più grande buona volontà e sollecitudine

a mettere la Parrocchia in regola con la Sacra Visita, - occorrendo si lavori giorno e notte;

se ci sono commissioni da fare fuori, manda altri, ma tu e Don Adaglio mettete subito

a posto tutto: non divagare fuori. Pensa ai dispiaceri che ho avuto dalla prima Visita

e alla tua responsabilità davanti alla Congregazione.

 Si faccia e si faccia subito, senza cercare pretesti e senza fidarsi che non saranno

rigorosi: io so ciò che mi fu detto e che ho riferito a te.

 Ti conforto tanto in Gesù Cristo e nella Santa Madonna e ti benedico

 Tuo aff.mo


       Sac. L. Orione  d. Div. Provv.