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        [Tortona] 21 Dicembre 1932

        Sia lodato Gesù Cristo!


 Caro Don Risi e caro Don Adaglio,


 Grazia e pace da Nostro Signore!

 I Don Sterpi mi fa leggere la lettera che Don Risi gli ha scritto, in data 20 corr.

 II Oggi ho telegrafato perché Don Ferrari si fermi a Roma, ad ajutare

per la sistemazione della Parrocchia, sistemazione che dev'essere pronta e condotta

con ogni sollecitudine, e dev'essere piena. Gli scriverò quando potrà partire.

 III Il Don Giacchetti non ha fatto il suo dovere a non avvertire che il Parroco

aveva dovuto assentarsi, anzi ha reso un ben brutto servizio, con pericolo di conseguenze

gravi; tu, Don Adaglio, lo chiamerai e gli leggerai queste mie parole!

 IV Ed ora veniamo ai decreti della S. Visita. Se essi hanno ordinato che,

entro questo tempo, fossero rimosse le statue, voglio che siano immediatamente rimosse,

tanto Santa Teresa che Sant'Antonio, tanto la Madonna Immacolata che S. Giuseppe;

si vedrà poi, al posto di questi due, se fare i quadri o statue in legno.

 E non si tentenni: si eseguisca subito quanto vogliono i decreti.

 Si dirà che togliendo S. Antonio e S. Teresina, mancheranno le elemosine, fa nulla:

si eseguiscano i decreti subito in pleno. Non si lasci passare neanche un giorno.

E desidero essere assicurato.

 V/ Per il tuo nipote, caro Don Risi, prego e fo' pregare specie le Suore

e le Sacramentine: spero che la Madonna farà la grazia.

 VI/ Vedi di non perderti nella distribuzione dei buoni di pane di S. Antonio

e delle minestre, ma, questo lavoro minuto, lascialo fare da altri, tu attendi da Parroco

a qualche cosa di ben più vitale, di ben più importante per la organizzazione

della tua Parrocchia, tanto più che ho rilevato che con i poveri di frequente

perdi la pazienza e non sei il più indicato a trattare con essi, perché esci facilmente

in espressioni non convenienti, onde, invece di edificare, talora si distrugge.

Non ti mettere quindi nella occasione di trascendere e gridare.

Ti prego di lasciarti guidare e di non offenderti.

 VII/ Sono consolato delle notizie che dai di Don Candido:

vedete che sia assistito e che si usi riguardi.

 VIII/ Attendo notizie sul lavoro che state facendo in preparazione alla Sacra Visita.

 Conforto e benedico voi e tutti. Pregate per me!

 Aff.mo in G. Cr. e Maria SS.


        Sac. Luigi Orione  d. D. P.