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[Espresso
Al Rev.mo Don Roberto Risi
Parroco di Ognissanti - Via Appia Nuova 244
Quartiere Appio Roma]
+ da Milano, 6 Sett.bre 1938 - XVI
Anime e Anime!
Caro Don Risi,
la grazia del Signore e la Sua pace siano sempre con noi!
I Dopo molta riflessione e preghiere, oggi ho scritto di qui a D. Giacchetti,
trasferendolo, per ora, a Tortona. Penso che soffrirà di lasciare Roma, dopo tanti anni,
- vedete di confortarlo fraternamente: favorisci, dunque, dirlo subito agli altri Sacerdoti,
perché gli si mostrino veri fratelli, in questo momento specialmente.
Manderò altro Sacerdote, ma quel suo lavoro pei Matrimonî passalo ad Oltolina,
e, occorrendo, a principio lo aiuti Don Casa. Il Don Giacchetti dovrà trovarsi a Tortona
pel 15 c. m. - così gli ho scritto, - la lettera a lui parte con questa tua.
II Quanto a codesto Ricreatorio, come tu hai sentito, è mio vivo desiderio
che sia festivo, non quotidiano: i fanciulli potranno anche venire al dopo pranzo
dei giorni precedenti le Feste di precetto, per confessarsi e giuocare un poco.
III È necessario che vi sia una permanente divisione tra i cortili della Parrocchia
e dell'Istituto: deve subito essere tolta la comunicazione dei cortili.
Si chiuda bene a chiave il cancello, sì che dall'Istituto non passino in Parrocchia
né da questa all'Istituto, - né ragazzi, né gente, né Chierici né preti.
Si faccia come già Don Sterpi aveva progettato, si apra cioè una porta che dall'Istituto
metta al 1° piano della Parrocchia, e la chiave la tengano solo te e i Sacerdoti
che devono passare di là.
IV Così sia diviso l'orto. Ho saputo che nell'orto andava anche chi non doveva
andarci, e ho pure saputo che fin le Suore dell'Istituto e della Parrocchia andavano a gara
a rubarsi le une le altre la roba dell'orto, anche prima che detta roba
giungesse a maturazione.
Vedi tu di fare questa divisione in modo equo.
Caro Don Risi, bisogna ritirare Carlo, perché ci perde la Chiesa, ci perdi tu,
ci perdiamo tutti. Per ora sia mandato alla Colonia di Monte Mario.
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Ti manderò un altro, e farò di tutto per accontentarti.
VI Mgr. Cribellati mi ha telegrafato se ero contento che ti facesse
Can.co Onorario di Tropea.
Non ero a casa, e non gli ho risposto, ma, se te ne parlasse, digli che lo ringrazio dell'atto
di riguardo verso di te, ma ritengo che poco e forse nulla gioverebbe a mantenere
o a dare ai nostri giovani e Chierici quello spirito di umiltà e di religiosità nascosta
di cui abbiamo tanto bisogno noi, piccoli figli della Div.na Provv.za.
Saluto, conforto e benedico te e tutti in Gesù Cristo e Maria SS. Tuo aff.mo
Don Orione della Div. Provv.
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(minuta annullata della lettera al V007T125 - P386)
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(minuta annullata della lettera al V007T125 - P386)