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Tortona, 24 / X [1]938
Caro Don Risi,
Pax Domini sit semper vobiscum!
I Don Sterpi mi comunica la tua del 22 c., spero di venire a Roma presto,
e spero anche si accomoderà tutto. E così parlerò con quelli che lo desiderassero.
II Sono contento che le ossa di quel buon uomo
che fu marito di Carmela riposino nel n/ Sepolcreto.
III Favorisci dire a S. Eccell. Mgr Giannattasio che, da parte mia, ho la migliore
disposizione per il Santuario della Madonna della Coltura. Venendo a Roma andrò da Lui
o dal Sigr. Cav. De Bernardi.
Non
sai il perché che i
Missionarî della Consolata abbiano,
dopo 8 anni, abbandonato
il detto Santuario? Non potresti tu recarti alla Casa dei Missionarî della Consolata
- che avranno, certo, in Roma, - (almeno vi avranno la Procura), per sapere il vero motivo
che li portò ad abbandonare? - mentre si dice che è posto di vocazioni?
IV Mgr. Cribellati si ferma qui sino a dopo il 6 Nov.bre, perché ordinerà alcuni
nostri: - a Natale poi avremo pure alcuni Sacerdoti novelli. Deo gratias!
V Bisognerà, caro Don Risi, che la Parrocchia non assorba i Chierici dell'Istituto.
Anche per questo ho aumentato i Chierici, che dovranno stare in Parrocchia
e frequentare l'Antonianum. I chierici dell'Istituto furono ora diminuiti a meno di metà
quelli che erano, - furono, invece, aumentati i Ch.ci della Parrocchia:
- nessun Parroco di Roma dispone di tanti Chierici così. I Chierici che sono all'Istituto
hanno le loro occupazioni ed esigenze di studî proprî, di scuole e di pulizia. E così anche
con
i Chierici posti in Parrocchia bisognerà che possano studiare, e
vedi dunque
di sistemare le loro occupazioni in Parrocchia con equo e ragionevole criterio,
sì che abbiano il loro tempo sia per la scuola che per lo studio.
Da Natale in avanti ti darò un Sacerdote che vegli sui chierici.
Vedi che quanto qui scrivo, che cioè i Chierici non dovranno essere assorbiti
dal lavoro della Parrocchia, corrisponde alla Mens del Visitatore Apost.co,
il quale ha voluto che fossero tolti i Chierici dalla Parrocchia di Don Calabria,
fuori Porta Cavalleggeri, appunto perché non fossero assorbiti dallo scopare
e far pulizia in Chiesa, dai Catechismi, etc., né divagati dal trovarsi
in mezzo al troppo movimento parrocchiale.
Quindi sappiati regolare, caro Don Risi, perché essi possano seriamente attendere
alla loro formazione, alla pietà, agli studî, né vengano tutti i momenti distolti per Messe
cantate, funerali, Catechismi di Iª comunione, per scopare la Chiesa, etc.
E così vedi di determinare a ciascun Sacerdote quello che deve fare, l'Orario delle Messe
sempre determinarlo prima, ma specie al Sabato sera e per i dì festivi, e determinare prima,
alla vigilia delle feste dove devono andare e se hanno da fare il Vangelo, qualche predica
o funzione speciale; così si leveranno molte lamentele e mali umori, e tutto procederà
con maggior ordine e soddisfazione a bene delle anime e della parrocchia.
Il Signore ti conforti di ogni grazia e benedizione.
Tuo aff.mo in G. Cr. e Maria SS. D. Orione d. D. P.