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 +        Tortona, il 29 / XII -[1]917


 Caro Pagella,


 Ho ricevuto con molto piacere la tua lettera,

e sarò contento se, almeno una volta al mese, mi scriverai

Ho pregato particolarmente per te nelle S. Messe di Natale, perché il Signore

ti voglia assistere e conservare suo anche in mezzo ai pericoli della scuola laica

e di compagni di costumi non buoni.

 Anche tu attaccati alla preghiera e ai Santi Sacramenti,

e avrai la forza di perseverare nei santi propositi e nella tua vocazione.

Il gran mezzo che ci ha dato Gesù Cristo per ottenere la perseveranza è il vigilate et orate.

 Vedi, caro Pagella, quanta necessità di aprire scuole cristiane!

Io spero che la guerra farà rinsavire molti, e metterà a posto molte cose,

e porterà Dio al suo posto che gli compete anche nella educazione e nella scuola.

 Che cosa ha mai fatto chi ha bandito Iddio dal cuore della gioventù

e dalle cattedre della Scuola!

Non così volevano la scuola i grandi pedagogisti italiani da Vittorino da Feltre

a Tommaseo e a Rosmini, - benché non scevri, specialmente questi ultimi, da errori

in fatto di purezza di dottrina cattolica.

Ma erano cristiani, e mettevano tutti Gesù Cristo a base della vita civile.

 Ti procurerò il Rossignoli.

 Non ti ho lasciato andare a casa a Natale, ma ho pregato Gesù Bambino

che ti avesse dato letizia di spirito anche in questo sacrificio che avrai dovuto fare.

 Vorrei che tu dessi la licenza quest'anno. Lo potrai?

Ho bisogno di braccia, ho bisogno di figli di ajuto e di buono spirito di lavoro per le anime!

 Ti benedico con molto affetto di padre in Gesù Cristo e Maria SS.

 Tuo aff.mo


           D. Orione