V008T075 V008P083
Non riletta
[+] Anime e Anime !
[Tortona] 11 Nov.bre 1930
Caro Don Parodi, [Silvio]
Grazia e pace da N. Signore!
I È giunto Fiorini, ed ho ora spedito un espresso a Mg.r Arcivescovo di Gaeta,
poiché il giovane è citato a comparire per le 9 del 19 Nov.bre al tribunale di Gaeta
per attentato al pudore in pubblico.
Gli ho detto che veda se almeno può far rimandare codesta altra causa,
- causa assai vergognosa, a fine Genn. 1931, perché abbia da fare solo un viaggio,
qualora ancora dovesse presentarsi a Roma per quella ora rinviata.
E ho scritto che, se entro il 17 nulla ricevo, a scanso di responsabilità,
e perché non venga condannato in contumacia, lo mando a Gaeta.
Non è un giovane da tenersi a Sette Sale.
II Mi spiace assai l'incidente di Szymkus
da'
subito al Conte Venerosi il benestare pel
23, purché possiate per que
il 22 corr.
avere il vecchio o il nuovo passaporto. Rispondi tu al Venerosi
Rimando acclusa la lettera del C. Venerosi. Fagli miei ossequî -
III Non potrò venire subito a Roma, perché devo ancora recarmi a Fano,
dove urge la presenza di D. Sterpi o mia, perché abbiamo lavori grossi, -
case da rifare o da abbattere, d'ordine del Governo, pericolanti a causa terremoto.
Farò sapere quando potrò venire. Pregate!
IV Comincia a mandare i ragazzi di Don Guanella che hanno importo viaggio, -
e
vedi che di insistere
anche per gli altri; telegrafa quando partono da Roma, -
di' loro che cambino a Genova, linea Milano, - non è difficile.
Da' loro ogni avviso, - fa che giungano a Genova di mattino.
(Io manderò alla stazione qualche nostra Suora o tuo cugino,
ma non dirlo a loro, se no le cose si complicano, ed essi sarebbero capaci di aspettare
e di complicare le cose e avvenire dei pasticci). Telegrafa almeno una giornata prima.
V I passaporti per le Suore non sono ancora giunti, ma te ne ringrazio.
VI Per ottenere quanto la buona Sig.ra Moretti desidera,
ho scritto una lettera all'Ing.re Paolino, perché con essa andasse a parlare all'Ing.r Angella;
di più che che posso fare?
Sai che ho già pregato, e vivissimamente l'Ing.r Angella vivae vocis oraculo, -
e poi, da Genova, gli ho pure fatto un telegramma.
V008P084
VII Quanto alla mia lettera al Sig.r Parodi non ricordo ora più precisamente le frasi
e la forma che ho usato, ma non mi pare ci fosse cosa che potesse offenderlo; -
o, almeno, era ben lontano dalle mie intenzioni.
Né era una mancanza di fiducia da parte mia personale il chiedere che,
prima di iniziare i lavori, sia preavvertita la Società Anonima, che è proprietaria dello stabile
su cui si dovrà edificare, - affinché, domani, non si trovi implicata in qualche vertenza o lite
con la Ditta Costruttrice, senza neanche conoscere che si fabbrica, e con chi ha da fare.
E ciò non importerebbe nessuna dilazione,
poiché, in 48 ore, il Consiglio d'Amministrazione si riunisce, prende atto e risponde.
Del resto di presenza è certo che molte cose si accomodano più che di lontano
e per iscritto.
Avverti, caro D. Parodi, che altro è la Congregazione
di cui degnamente o indegnamente sono quello che Dio vuole,
e altro è la Società Anonima, che è formata da azionisti,
che ha un Consiglio di Amministrazione a sé, tiene sue Assemblee,
presenta alla R. Prefettura i suoi registri e bilanci, etc. - e deve fare le cose in regola.
A voce dirò di più, e ti citerò un doloroso esempio di un'Anonima
per cui pare abbia fracassato tutta una famosa istituzione,
e ora si parla che alcuni corrano pericolo di cadere nel penale.
Ma basta di questo, a voce si accomoderà tutto, Deo adiuvante.
Ricevo ora tuo telegramma che Szymkus ha il passaporto, - Deo gratias! -
parta
dunque il 23 corr. Occorre intendersi
assicurare subito col
il Conte Venerosi.
Hai tenuto un po' del danaro dato da lui per il viaggio per terra, sino ad Ancona,
e perché Szymkus possa pagarsi il vitto a bordo, -
poiché è solo il viaggio per mare gratuito, non il vitto.
Egli potrebbe, intanto, andare a S. Severino, e poi, il giorno prima del 23, andare a Loreto.
Sarà, certo, un conforto per lui -
Finisco perché devo partire per Genova, - ma dovrò tornare domansera.
Saluto e benedico tutti in G. Cr. e M. SS.
Ogni rispetto al Sig.r Parodi, al Sig.r Albino e Sig.ra Giuseppina -
E il mio Paolino Marengo come sta?
Sono lieto che tutti si siano messi bene a studiare - tutto per la gloria di Dio
e per diventare una forza morale e religiosa potente nelle mani della Chiesa.
Arrivederci presto, e pregate per me
Tuo aff.mo in G. Cr.
Sac. Luigi Orione della Div. Provv.za
Spedita da Genova stassera 12 / XI