V008T083 V008P096


G P A M !         [Tortona]  2 Marzo 1931


 Caro Don Silvio [Parodi]

 La grazia del Signore e la sua pace siano sempre con noi!

 1/ Ricevo solo oggi la gradita tua del 28 / 2, -

stamattina è venuto a Roma Don Calegari, il Chierico, porterà le notizie di qui

 2/ Gli ho dato L. 1000, spiacente di non aver potuto di più.

Fa pregare molto perché, se la mano di Dio non viene in nostro ajuto,

noi corriamo al fallimento. Che la Santa Madonna abbia pietà di noi! -

 Se quando venivo ultimamente a Roma non fossi stato ingannato dal Catto,

che assicurava si fare per codesto Istituto alcune borse di pane, - io non mi sarei impegnato

qui, e vi avrei potuto ajutare; non ti so dire la pena che provo di non poterlo fare.

 Le L. 1000, che ho potuto mandare sono il frutto di una giornata di strapazzo

per tutta l'alta, media e bassa Val Borbera, jeri. Vedi di darti attorno, e di aiutarti

quanto più puoi, perché il vostro debito non aumenti e i Chierici non abbiano a patire.

 3/ Iddio sa se non verrei di volo a Roma, ma la situazione qui è grave, -

e molti impegni esigono che sia ora qui, dopo che per parecchie settimane

sono stato costretto alla inattività inazione. Non potrò essere a Roma che nella entrante

settimana, forse qualche giorno prima - Lo scriverò alla Sig.ra Moretti.

Oggi essa ha telegrafato la morte della moglie del Governatore di Roma; -

e jeri Sua Eccell. Mg.r Ugo Boncompagni, che è il padre del Governatore,

telegrafò chiedendo preghiere, perché la malata erasi aggravata. Ero assente.

Oggi ho inviato condoglianze e assicurati suffragi cristiani per la defunta,

telegrafando sia al Governatore che a Mg.r Ugo, padre di lui.

Tu lo telefonerai alla madre del Dott.r Moretti ringraziandola e le dirai che presto vengo,

che prego per Riccardo e per tutti loro e anche per la persona di casa defunta -

 Dirai che ho ricevuto la lettera dal D.r Riccardo, ma che mi scusino, -

domani sono via ancora tutta la giornata: penso e prego per Riccardo,

ma non sempre posso scrivere; tuttavia risponderò.

3/ Sono contento della cura che hai dei Chierici; siano la tua principale cura,

dopo l'anima tua. Certo da alcuno mi aspettavo di più. Ho esposto i loro voti nel quadro,

dove si pubblicano i voti di tutti i Chierici.

4/ Quanto a quel messere, il lunedì della promessa è oggi, ma io sono meravigliato

che tu ancora ti illuda sul pagamento.

5/ Salutami tanto la Sig.ra Giuseppina e il Sig.r Albino; - spero rivederli presto.

Dio li conforti!

6/ Benedico di cuore a te e a tutti, e confortiamoci ad amare e servire in umiltà

e fedeltà il Signore e la S. Chiesa Prega e fa pregare per me.

 Aff.mo in G. Cr. e nella Santa Madonna

         Sac. Luigi Orione  d. Div.Provv.

 P. S.  Ho pure ricevuto la lettera di disinganno del buon Don Ferretti;

non mi ero mai illuso sull'aiuto promesso per far la facciata di S. Giacomo

e l'ho detto e ripetuto, quindi digli che non ha fatto meraviglia la cosa.