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 [+]        [Tortona] 28 Nov.bre 1932  A. XI


 Caro Don Parodi, [Silvio]


 Grazia e pace da Nostro Signore!

 Mi riferisco al tuo espresso che riguarda il noto lavoro.

 1/ Tant'è, io non ne sono ancora persuaso, che non si possa fabbricare sul terrazzo; -

e ti dico di non stare all'Ing.re vicino, che è interessato a non avere l'ombra

sulla sua proprietà.

 Bisogna sentire altri, e che siano competenti.

 Quando i proprietarî (Barbati e Comp.) allorché io ero molto malato,

(qualche anno fa), stavano per cedere la casa a Fratel Alessandrini,

questi venne a trovarmi a Tortona, e mi fece vedere tutto un piano di lavori

che avrebbe fatto nella Casa, e ricordo che,

sul terrazzino ci venivano tre o quattro camerette.

E ciò aveva fatto concertato, dopo esame sul posto di Ingegneri e Capo Mastro,-

i quali poi fecero anche il disegno. -

Vuol dire che Fratel Alessandrini potrà sempre favorirci il suo disegno,

e dire come mai egli poteva fabbricare, e noi no?

 2/ Facendo l'ala lungo la scalea, noi avremo sempre l'ombra

su quella striscia di giardino che resta e il refettorio diventerà una vera ghiacciaja

e un locale più umido e inservibile.

Noi ci togliamo il sole, e ci chiudiamo chiuderemmo in una specie di fossa gelida.

 3/ L'ala verso la scalea sarà disturbatissima, e le finestre pericolose -

 4/ Il danaro di Mg.r Capasso fu dato solo fino a Gennajo;

bisognerebbe, in caso, che per iscritto ottenessimo da lui di tenerlo per alcuni anni.

 Per ora non devi parlargliene - almeno sino a cosa più decisa. E così a quella Signora.

 Se il preventivo è di L. 25.000, vuol dire che si va a L. 50.000

Così fu a S. Giacomo, - Così è a Roma!! -

 Non ti nascondo che preferisco dare indietro le L. 5000,

che affrontare - oggi - l'ala verso la scalinata, - per più motivi, in parte addotti

 Tu continua la pratica ma con senso positivo, da buon genovese

 Saluto, conforto e benedico in G. Cr. e Maria SS.

 Aff.mo tuo


          Sac. Orione  d D Pr.