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 [+]         [Tortona] 6 Nov.bre 1933


 Caro Don Parodi, [Silvio]


 Il Signore sia sempre con noi!

 Ti accludo una lettera, giuntami oggi: ha la sua gravità,

specie se si pensa che codesti Chierici erano appena usciti dagli Esercizî Sp.li

 Veramente, caro Don Parodi, anche dei risultati degli esami di luglio

sai che né io altri, siamo rimasti soddisfatti.

 Non vorrei che lo spirito religioso e la disciplina dell'Istituto andassero affievolendosi,

come qualcuno avrebbe detto, qualcuno che non è Don Orlandi né Don Adaglio.

Sta attento: principiis obsta!

 È una grazia di Dio che ci sia chi fa conoscere le

manchevolezze e le pieghe non buone; lungi dal lamentarcene,

vediamo di rimediare intanto che si è a tempo, e a principio d'anno.

 Non ti nascondo la pena che ne provo: -

i divertimenti secolareschi, o che la Congregazione non vede bene,

si devono fuggire e siano vietati, - e codesti Chierici ben lo sanno sapevano!

E, sapendolo, - è poi una aggravante, che ciò sia avvenuto subito dopo gli Esercizî Sp.li.

Ma ci mantieni il football?

 Tu sei già autorizzato ad allontanare da Roma quello o quelli che vedessi,

non dico appassionati in tale giuoco,

ma semplicemente non fervidi nell'indirizzo che, al riguardo, la Congregazione esige.

Conviene, anzi è doveroso essere forti; non esitare nel prendere deliberazioni in proposito.

 Ricorda che il sospettare moderatamente e con qualche fondamento,

pel bene delle persone affidate alle nostre cure, non è peccato, è dovere!

 È da qualche tempo che ti vedo troppo concessivo,

anche quando ti ho fatto rilevare che il risultato degli esami era una spiacevole sorpresa,

ho visto che tu li scusavi e li scusavi! - Eh no, no!

 Da nessuna parte i nostri Chierici hanno il football,

e neanche a Roma si abbia, anzi da quei di Roma esigo di più:

da tutte le parti si prega, si studia e si lavora, si cresce a vigoroso spirito di disciplina

e di mortificazione religiosa, - e quelli di Roma, devono fare di più ed essere all'avanguardia.

 Che potrei rispondere se i Chierici e i probandi della altre Case

mi facessero rilevare che ad essi no, e ma ai signori di Roma il football, sì?

 Roma deve essere Maestra e luce in tutto!

E alla Colonia penso che ci sono dei probandi!

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 Dio sa con quale pena ti scrivo la presente

 L'educazione del Clero deve essere più che l'educazione della gioventù,

e l'educazione dei Religiosi deve essere più che quella dei Seminaristi:

e le giovani Congregazioni più che le vecchie.

 Infondi nelle anime dei nostri una forte volontà e un'alta idea del loro dovere religioso:

forma il loro carattere morale, ancor debole e vacillante,

con la luce di Dio e con costanza e fermezza.

Invigila di continuo, come fa un cuore che ama e che ama in Dio, e perciò sempre teme -

 Ricorda loro di frequente che tutto il fondamento del Vangelo consiste nell'abnege, nella mortificazione interna ed esterna, e che, senza mortificazione e orazione

non si arriva alla perfezione: - la Mortificazione e la carità sono il tutto della vita religiosa -

 E finisco.

 Quanto a Cavaliere iscrivilo pure in filosofia (se vedi che anche da solo

dà affidamento di sé, di stare a posto)

 Ferreira inscrivilo in Teologia

 Saluto, conforto e benedico in Gesù Cr. e Maria SS.

 Aff.mo tuo


         Sac. Luigi Orione  d D Pr