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[il corsivo è dattiloscritto]
per l'Archivio Copia esatta
[Venezia li] 3 Aprile 1930
Reverendissimo Monsignore,
La grazia di Gesù Cristo e la sua pace siano sempre con noi
Perdoni la libertà della presente.
Penso che, come al Santo di Padova, così al Santuario della Guardia
avverranno i cambiamenti voluti dai patti Lateranensi; e ho appreso che Lei, Monsignore,
è o sarà preposto al nuovo Consiglio d'Amministrazione o Masseria.
Non so se, come altrove, vi siano cambiamenti nel personale in sott'ordine,
come ad esempio: le Suore.
E premetto che non vorrei mai dare danno o dispiacere ad alcuno, se ciò non fosse.
Ma se, invece, dovessero avvenire cambiamenti, oso far presente a Vostra Signoria
Rev.ma che tengo, oltre che Suore infermiere (come le addette al Piccolo Cottolengo
Genovese), anche altra famiglia religiosa di Suore, che prendono nome,
e vorrei prendessero spirito, da Nostra Signora della Guardia.
Come vi sono le Suore della Consolata a Torino, le Suore di Nostra Signora
della Misericordia al Santuario di Savona, così, sempre che dovessero al Santuario
della Guardia farsi dei cambiamenti mi pare che le umili Suore della Madonna
della Guardia si sentirebbero anche animate e interessate a che tutto,
per la parte loro proceda bene.
Avendo qui la Libreria Emiliana e parecchi negozi di oggetti religiosi,
ne ho di pratiche per stare, occorrendo anche al banco degli oggetti religiosi;
e potrei in occasione di maggior concorso, aggiungere personale, come orfanelle,
persone di servizio fidate per assestamento delle camere nell'Ospizio etc.
Tale personale è retto da proprie regole, e dà pieno affidamento per serietà, pietà
ed attitudine nel lavoro.
Come forse Lei sa, Rev.mo Monsignore, vado a Tortona alzando un Santuario
a Nostra Signora della Guardia che verrà a costare alcuni milioni; e ne diffondo,
col Divino aiuto, il culto nella Lombardia e anche nel Veneto:
in una parrocchia di Venezia si fa grande festa il 29 Agosto.
Chiedo di nuovo scusa della libertà, umilio ossequi e bacio la S. Porpora
a Sua Emminenza Rev.ma l'Arcivescovo, mentre sono di Lei, caro Monsignore,
con alta stima e Venerazione,
dev.mo servitore in Gesù Cristo
Sac. Luigi Orione dei figli della Div. Provv.za
Al Rev.mo Mgre - Mgr Vittorio Casassa
Provicario Gen.le - Curia Arcivescovile di Genova