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          [Roma], il XVI Febbr. 1926

 +         Anime e Anime !


 Distinta Signora e indimenticabile Benefattrice

 dei nostri cari poveri


 La grazia e la pace di N. Signore Gesù Cristo siano sempre

con la Sig.ria Vostra, con l'ottima sua nipote e con tutti i loro cari.

 Vengo, Sig.ra Queirolo, a chiederLe non una, ma mille scuse

di non aver ancora risposto alla Sua lettera del 27 Gennajo, lettera che mi fu graditissima,

e mi è stata e mi è di grande conforto, perché Ella deve sapere che me la sono fin portata

dietro con me.

 E sentivo il rimorso di non averLe risposto, ma d'altronde vi sono situazioni

tanto delicate nelle quali Ella avrà ben compreso che più che scrivere

avrei desiderato parlarLe.

 Sarò a Genova presto, e verrò dalla Signoria Vostra, poiché io La considero

e prego per Lei che è la vera madre del Cottolengo.

 Quelle persone, che forse vanno gettando diffidenza non sanno che io porto il Piccolo

Cottolengo nel cuore: ci penso ad ogni batter d'orologio ed anche più, e porto il Piccolo

Cottolengo sull'altare ogni giorno con me. E prego, anche alla notte, svegliandomi,

penso ai nostri poveri e ai nostri benefattori e cerco di pregare per tutti per tutti.

E nostro Signore mi pare che fin mi faccia sentire il respiro delle nostre care poverelle

e nella Sua misericordia mi fa pur sentire e vedere i mali umori e altro.

 Anche questa è un'ora di prova, prendiamola dalla mano di Dio benedetto, e baciamo

in ispirito la terra dove mettono i piedi quelle persone che (credendo certo di far bene)

gettano tante lamentele in giro e fin la zizzania.

 È l'ora di pregare di più, di tacere, di adorare la Santa Volontà di Dio,

e di portare con più grande amore e fede la Croce con Gesù Crocifisso.

 Niente paura, niente timore, niente perderci di fede, ma coraggio ed animo grande,

ché Dio è con noi e con i suoi cari poveri, e con tutti i più abbandonati.

 Presto sarò a Genova, e vengo con l'anima piena della carità di Gesù Cristo:

è misericordia di Dio, e Deo gratias!

 La conforto tanto e la benedico pure tanto e con Lei la sua nipote.

 Suo obbl.mo in Gesù Cristo e nella Santa Madonna


        Sac. Luigi Orione  della Divina Provv.za

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P. S. Siccome non ricordo più di preciso se la Sig.ria Vostra sta al n. 15A oppure 15B,

così Le faccio avere la presente a ½ della Superiora del Piccolo Cottolengo.

 Veda che ho anche mandato due Agnus, benedetti dal S. Padre.

Il più grande è dei più grandi e rari, con la impressione della Porta Santa;

l'altro è per la sua nipote.

 Stanotte vado nelle Marche, a San Severino; posdomani in Romagna ad Imola,

dove abbiamo Istituti.

 Ancora La benedico in Gesù Cristo!