V009T052 V009P054
+ [Roma, li] 17 / 11 1932
Distinta Sig.ra Queirolo Benefattrice mia
e dei miei cari poveri.
Pur troppo non potrò scriverLe a lungo, ma che almeno sappia che ho ricevuto
e tanto gradito la Sua lettera dell'8 corr. m.
Ci ho veramente sofferto per la malattia della buona Suor Felicita,
anche perché sono legato qui a Roma con tanti e gravi impegni,
e non ho potuto venirLa a trovare.
Ho pregato ed ho fatto pregare tanto, da tutti, e ringrazio il Signore
che ora la malattia si volga un po' al meglio.
Una delle mie pene fu di non poter venire,
ma non ho lasciato di inviarLe conforti e la benedizione.
Sarò a Genova sabato, e andrò di presenza.
Quanto alla funzione da Requie pel nostro caro morto,
ho scritto che si fossero intesi con Lei, e che avessero stabilito con Lei,
possibilmente presto, subito dopo il 20, appena il rito liturgico
comporta la Messa da Requie.
Ho inteso così di interpretare il Suo sentimento materno e cristiano.
Ma sabato spero di vederLa e così determinare.
Gradisca ogni mio devoto ossequio e la espressione della più profonda gratitudine.
E Iddio La conforti e benedica!
Suo obbl.mo servitore in Gesù Cristo e Maria SS.
Sac.te Luigi Orione O. D. P.
P. S. Sabato verrà a Genova anche Suor Eustella.