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[Roma, li] 11 Febbrajo 1933
75mo Anniversario dell'Apparizione
della Immacolata a Lourdes
Mia insigne Benefattrice e dei miei cari poveri,
Oggi è l'Immacolata di Lourdes e non voglio che passi questa santa giornata
senza averLe scritto; a dirLe la verità, mia buona Signora Queirolo, mi pare un secolo
di non averLe scritto e di non averLa veduta. Pazienza!
Spero che starà bene e confido anche di vederLa presto; anche a Roma e dappertutto
La ricordo sempre e sempre prego Iddio di confortarLa con le sue grazie
e di darLe salute e vita.
Io pure sto bene, ma ho molto lavoro: il Signore mi assiste tanto,
e i miei alunni di qui, come pure tanto i Chierici che i Sacerdoti mi usano tanta carità
e mi danno delle consolazioni.
Iddio me li conservi sempre buoni e li benedica!
Ora vengo a darLe un po' di relazione su Paverano.
Le trattative sono continuate anche in mia assenza, ed ho potuto dirigerle di qui
sia attraverso il tramite di Don Sterpi che di Sciaccaluga, e anche direttamente,
corrispondendo col comm.r Gardini.
Siamo oramai giunti all'ultima fase: il 16 Febbrajo si aduna il Rettorato ed entro il 14
presenterò il compromesso.
Come Le ho detto, avevo offerto L.1.600.000, compreso: Impianti- Arredamento
Ospedaliero - Oggetti di vestiario e Biancheria, come da Allegato A, che Le trasmetto.
Ma non avrei avuto le scorte esistenti a magazzeno, - di cui non ho potuto avere
la nota che in questi giorni. Ho tentato di avere anche le scorte, ma il Comm.r Badano,
Segr. Generale, disse che la Provincia non può fare un contratto simile, ne cedere carbone
legna, 1934 lenzuola, metri 8590 di tela cremata mista, mt. 2352 tela di cotone greggio etc.,
come Ella vedrà dall'Allegato B, senza versare un soldo.
Mi hanno chiesto di offrire una somma non minore di L.50.000, perché, come vedrà, le sole scorte furono valutate per 162000 lire.
Io ho offerto per ora, L.30.000; ma prevedo che difficilmente accetteranno,
e bisognerà, - in caso disperato - che arrivi alle 50.000, - di cui, in via amichevole,
mi si disse una parola da persona che sta alla Provincia.
Io Le mando tutto, - desidero che Lei veda e sappia tutto, come una madre.
Le mando lo schema del compromesso, - non è lo schema come lo voleva la Provincia,
ma è quello ritoccato già da me, - è la mia controproposta.
Non so se accetteranno tutto, perché io l'ho modificato in più punti,
che ora sarebbe troppo lungo dire; - e faccio inserire delle clausole che sono proprio contrastanti con alcune che la Provincia mi aveva posto
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Ma ho pregato tanto, e, a suo conforto, Le dico che ho sentito vicino Iddio
che mi assisteva.
Presentando questo schema, io non lo firmo ancora, prima della firma che mi impegni
in modo assoluto, vengo ancora a Genova; intanto Lei, Signora Queirolo, preghi e preghi.
Io spero avere anche un appuntamento, prima della firma impegnativa
coll'Onor.le Broccardi, - poiché quanto riguarda il Piano regolatore esula dalle facoltà
della Provincia, - quindi voglio mi sia data assicurazione che sarà rispettato Paverano
dal Piano regolatore per la parte prospiciente Corso Sardegna e i lati.
Se dietro, invece, tagliano anche, ed espropriano 800 mtrq., fa niente,
anzi mi farebbero un grande servizio, perché prolungherebbero via Cellini
(che ancora non è tutta fatta, e non arriva a noi, e ci farebbero così la strada
che sarebbe tanto necessaria.
Ecco perché Lei troverà che vi è una linea in rosso all'Artic.2do,
- perché è ciò che spetta non alla Provincia, ma al Podestà Broccardi.
Capisco, ottima Sig.ra Queirolo, di essere stato troppo lungo
e di avere abusato della Sua pazienza.
Ho pensato di scriverLe ampiamente parendomi, oltre al dovere,
che Le avrei fatto piacere: avrà così la soddisfazione di sentire che le trattative
s'incamminano bene, e che andiamo veramente verso la fase risolutiva.
La ho fatta aspettare tanto, o buona signora e madre de' miei poveri, che, lo creda,
è per me oggi una grande gioia poterLe dare queste confortanti notizie.
Dopo tanto sospirare, ora il Signore ci ajuta veramente!
Ed ora finirò.
Ho scritto come mi veniva: se tutto non ho ben spiegato, il resto lo farò a voce,
venendo a Genova. Ed ora preghiamo!
Perché c'è qualcuno che cerca di mettere bastoni tra le ruote (lo so in confidenza),
e poi c'è anche il Prof.r Masini, attuale Direttore di Paverano, che amerebbe acquistare lui
detto stabile: a voce Le dirò di più.
Non si meravigli se, sul Piano regolatore, non mi irrigidisco: perché,
tutto considerato, trovo che non sarebbe un motivo per troncare ogni cosa,
e lasciar cadere Paverano in mano d'altri.
Signora Queirolo, è un gran passo che si fa per i nostri poveri:
- preghiamo e preghiamo!
E la Divina Provvidenza si serve di Lei! Ciò deve esserLe di sommo conforto in vita
e Le sarà di grande consolazione in morte.
Basta, adesso finisco davvero. Iddio La benedica, la benedica tanto tanto
e La benedica sempre !
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La benedice sempre anche questo povero suo Sacerdote,
e tutti i nostri poveri sempre La benediranno!
Che la Santa Madonna sempre ci assista maternamente!
Preghi per me e gradisca i miei devoti ossequî.
Voglia fare i miei rispetti ai Nipoti e mi abbia sempre
per suo dev.mo ed obbl.mo servitore in Gesù Cr.
Sac. Luigi Orione della Div. Provv.za