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 [+]         [Tortona] 16 Marzo 1933

          Deo gratias!


 Mia insigne Benefattrice e buona Madre de' miei poveri,


 Il Signore sia sempre con noi!

 Vengo dall'altare, dove ho offerto la S. Messa per Lei, per i suoi cari morti

e per i suoi cari vivi. E mi faccio ardito scriverglielo, perché,

non potendo esprimerLe tutta la gratitudine che il mio cuore di sacerdote sente per Lei,

né sapendo cosa offrirLe, perché la Sig.ria Vostra possa avere un'idea di quanto io sento

nel Signore verso di Lei, - ho capito che nulla di meglio, né di più santo né di più gradito,

al Suo animo e alla Sua cristiana pietà, potevo offrirLe che la Santa Messa. Ed ho cercato

di dirla il più umilmente e devotamente che ho potuto; - e tutti i miei cari Chierici

hanno pregato con me, e offerto la Santa Comunione secondo la mia intenzione,

cioè per lo stesso fine per cui io ho celebrato.

E benché Lei, Sig.ra Queirolo, non me lo abbia detto, per la sua delicatezza, fisserò un dato

numero di SS. Messe per Lei e negli anniversarî dei suoi defunti, e questo sento nel cuore

di farlo con un affetto come di figlio.

 Le bacio con devozione le mani, anche per tutti i nostri cari Poveri

del Cottolengo Genovese, e invoco su di Lei e su tutti i suoi cari, vivi e defunti,

la più ampia benedizione di Dio!

 Suo obbl.mo e dev.mo Servitore in Gesù Cr. e nella Santa Madonna


      Sac.te Luigi Orione  dei figli della Div. Provvidenza


P. S. Ieri ho provato a telefonare, ma il telefono era occupato;

tutto è stato fatto e bene, e Deo gratias!

 Ho lasciato che Le telefonasse il rag.r Sciaccaluga.


          D. Orione