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          Genova, il 17 Luglio 1934


 Mia ottima Benefattrice,


 Il Signore La benedica!

 La Superiora mi fece legger la gradita sua lettera e le ho detto che avrei risposto io.

 Ieri venni a Genova, ma Ella era già partita. Ho visto e parlato con Suor Eustella

- che anche oggi ho trovato in piedi e molto meglio, - e Le ho detto che Lei, Signora,

sarebbe tanto contenta di averLa un po' di tempo con Lei, intanto che sta ad andare

a Salsomaggiore; e che anch'io di buon grado Le concedo di venire,

come pure la Superiora.

Ma essa mi rispose che vorrebbe, per otto o dieci giorni, venire a Tortona,

per rimettersi un poco, e non venire costà ancora troppo bisognosa di cure

e a darLe troppo disturbo.

 Io volevo scriverLe fin da jeri, già avevo preso carta, penna e calamajo,

- ma poi subito capitò gente e non l'ho potuto. Pazienza e Deo gratias!

 Dunque Suor M. Eustella verrà, e Lei, mia buona Signora Queirolo,

mi farà anche questa carità. Non saprò mai come ringraziarLa.

 Pure la Superiora mi ha incaricato di ringraziarLa sentitamente:

Le farà sapere essa stessa il giorno che Suor Eustella Le sarà accompagnata.

 Iddio La ricompensi copiosamente di tutto! di tutto! di tutto!

 Anche Suor M. Stanislaa va meglio, grazie a Dio. E Lei, Signora, come sta?

Tutti la seguiamo col pensiero, con l'affetto riconoscente e con la preghiera!

 Gesù La conservi felicemente e La conforti di ogni grazia.

 Suo obbl.mo e dev.mo in G. Cr. e Maria SS.


        Sac. L. Orione  della Div. Pr.