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+ Repubblica Argentina
Iglesia de Victoria F.C.C.A. 16 Genn. 1935
Mia indimenticabile Madre dei miei cari poveri
del Cottolengo Genovese,
La grazia di N. Signore Gesù Cr. e la Sua pace siano sempre con noi!
Eccomi da Lei, buona Sig.ra Queirolo, che mi pare un secolo
di non averLa più veduta.
La ho sempre davanti alla mente e santamente nel cuore, eppure mi pare un secolo
di non averLa vista, povera Sig.ra Queirolo!
Quantunque la Superiora che, Le porterà questa mia, Le dirà a voce tante e tante cose
dell'America e forse anche di questo suo povero prete, che Le scrive con tanto tanto affetto
in Gesù Cristo, - pure non so trattenermi dal darLe, Sig.ra Queirolo,
direttamente qualche mia notizia.
Per grazia di Dio sto bene, e spero che anche Lei, Sig.ra, si troverà in buona salute,
e Le proibisco di ammalarsi.
Spero avrà passate bene le sante feste: io e tutti abbiamo, in quei giorni,
particolarmente pregato Gesù per Lei; - benché sempre preghiamo per la Sig.ra Queirolo,
e qui tutti i miei Sacerdoti e Chierici La conoscono, per quel gran male che Don Orione
ne dice di frequente. - Ma Lei mi perdonerà. E dunque, mia buona mamma Queirolo,
non ha ancora pensato di venirmi un po' a trovare in America?
O devo proprio venire in Italia?
Lei mi scrive sempre di tornare presto e La ringrazio, ma tanto, delle sue lettere,
che io leggo e rileggo, ed io spero di tornare, e farò anche di tornare il più presto possibile:
cosa vuole? poi capisco che non potrò più tornare.
Ma, se vedesse quanto bene c'è da fare qui!
In Italia i preti sono tanti, che si toccano, - qui sono pochi, pochi, - e poi... basta!
Ella già mi ha inteso.
Sa che il 18 Genn., festa della Cattedra di S. Pietro in Roma, apro il primo Noviziato
dei Figli della Provvidenza in Argentina? Anzi si è invitato a venirci a dire la S. Messa
e ad inaugurare il Noviziato lo stesso Eccell.mo Nunzio Apostolico, a nome del Papa.
Deo gratias!
Si vede che non sono da per tutto sempre bastonate; ma c'è anche qualche biscottino.
Quel giorno, - che è poi dopo domani, - andrò ad essere tanto contento,
che voglio bere un bicchierotto di vino di più, ma proprio di quello là,
come dicono i Romani in romanesco: est est est: super est! insomma vino superlativo.
Speriamo di non andare in cimbalis!
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Vede, Sig.ra Queirolo, che sono di buon umore? Eh si capisce!
sono uscito jeri dai Santi Esercizî, i quali non mi hanno tolta la santa allegria.
Basta: gradisca il tenue dono che Don Orione Le manda dall'America
e preghi sempre per me.
Mando a Lei, ai nipoti, alla buona Suor Eustella tutte le più grandi e sante
benedizioni. Sempre contenti con Gesù!
Prego la Santa Madonna di conservarLa, di confortarLa,
di starLe sempre sempre vicino, e di fare anche le mie veci.
La benedico ancora e insieme con tutti i miei poveri. La benedirò sempre!
Suo dev.mo e obbl.mo in Gesù Cristo
Sac.te Luigi Orione della Div. Provv.za