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        Buenos Aires, il 23 Febbraio 1935

 +       Anime e Anime!


 Alla Madre dei miei cari Poveri,


 Deo gratias! La prima notizia la do a Lei, indimenticabile Sig.ra Queirolo:

oggi con Sua Eccellenza il Sig.r Nunzio Apostolico, che tanto ci ama e mi conforta,

vado a ringraziare una signora, che mi dà 200 mila mq di terreno alle porte

di Buenos Aires per farvi il Piccolo Cottolengo Argentino. - Deo gratias!

E jeri l'Arcivescovo di Buenos Aires ha data la più grande benedizione per me

e per l'Opera del Cottolengo. (A dimostrare poi come Egli ami l'Opera e come sia umile

e santo, Le dirò, come si direbbe ad una mamma, prego di non dirlo a nessuno,

a nessuno) - che dopo si è inginocchiato Lui ed ha voluto, insistendo,

che gli dessi la S. Benedizione: è proprio un santo!). Prego che questo resti segreto.

 Adesso lo scriverò anche a Don Sterpi e al caro Sciaccaluga,

meno che quest'ultima cosa, che non dico che a Lei, a suo conforto e a mia umiliazione.

 Ora capisco e vedo la Mano di Dio: è il Signore che vuole allargare il Cottolengo,

e vuole che io consacri tutte le forze e la mia povera vita ai Suoi cari poveri

più abbandonati. Deo gratias!

 Io voglio farli pregare anche tanto per Lei, buona nostra madre,

e per tutti i suoi cari, vivi e defunti. Ho gradito tanto tanto la Sua lettera del 7 / 2

e le righe di Suor Eustella, che benedico tanto.

 Ho spedito la circolare sul Vescovo anche ai nipoti, al caro Pio.

 Ora spero che qualcuno finalmente capirà quali sono i sentimenti del ribelle.

Amo tutti, prego per tutti, per tutti.

 Oggi non posso scrivere di più, manderò altre notizie: proibisco di ammalarsi.

 Tanti devotissimi e filiali ossequî.

 La benedico quanto più so e posso. Suo in G. Cr. e M. SS.


           Sac. Orione


 La circolare sul Vescovo l'ho spedita anche al Cardinale Arcivescovo

e ad altri. Deo gratias!