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Anime e Anime!
Buenos Aires, il 3 Aprile 1935
Calle Victoria 2084
Alla buona Mamma del Cottolengo Genovese,
La grazia del Signore e la Sua pace siano sempre con Lei e i suoi cari!
Mi pare un secolo di non averLe scritto, o buona Sig.ra Queirolo,
mamma dei nostri poveri! Come sta dunque? Prego Iddio che Lei stia sempre e tanto bene,
e siccome io sto benissimo, vorrei darLe tutta la mia robustezza e salute. Più volte al giorno
penso a Lei nel Signore, e pensare alla Sig.ra Queirolo vuol dire pregare per la Sig.ra
Qeirolo: è la stessa cosa per me. Ma sa, buona Signora, che Lei mi scrive in un certo modo,
con certe argomentazioni, che mi mette in imbarazzo per risponderLe?
Neanche un avvocato saprebbe trovare argomentazioni così stringenti.
Dunque, quando si è in imbarazzo si cerca di prender tempo, e così farò io. Va bene?
Comincerò col dirLe che l'estate qui va terminando, e si sono riaperte le nostre scuole.
Il lavoro aumenta: Deo gratias! Solo in Victoria abbiamo più di 300 alunni:
a Cuenca, alla Pampas, che si trova ad una notte di viaggio in diretto da Buenos Aires,
ne abbiamo quasi altrettanto e una Parrocchia vastissima, per arrivare all'altra Parrocchia
ci sono cinquanta Klmtr. A Mar del Plata, a nove ore di treno di qui circa,
abbiamo 600 poveri ragazzi: 300 fanciulli e 300 fanciulle, figlie di pescatori
e di famiglie italiane la più parte, molti sono socialisti, anche le donne,
ma vanno venendo a Dio.
Ai ragazzi diamo tutto, anche i vestiti e libri, e a chi fa la Comunione
ci diamo anche la Colazione: siamo aiutati da un gruppo di Benefattrici. A Lanús ho aperto
4 Classi, diamo anche i libri. A Nueva Pompeya sono più di 2000 (due mila),
tutti figli e figlie di famiglie poverissime. Ora sto lavorando pel Cottolengo Argentino.
Le manderò qualche giornale. Il 28 Aprile si chiude l'Anno Santo
e si apre il I° Cottolengo del Sud - America: Deo gratias!
Nel blocco di marmo che costituirà la pietra fondamentale, si deporrà un mattone
della Porta Santa: il Papa so che manderà una speciale Benedizione Apostolica:
celebrerà il Nunzio Pontificio.
Come sarei contento che Lei, Sig.ra Queirolo, si trovasse qui!
Io mi sentirei di venirLa a prendere in aereoplano.
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La avrò come presente: metterò una poltrona in prima fila, tra le autorità:
ci farò sedere una povera vecchietta italiana, già accettata e che sta ora con le Suore,
e tutti i giorni dice tanti Rosarî e uno per Lei, Sig.ra Queirolo, uno per me,
- e sarà come se fosse Lei presente. È contenta? Buona Sig.ra Queirolo, io penso che,
se Lei fosse qui a vedere, mi direbbe di stare sempre qui, e non mi lascerebbe più
tornare in Italia, ma io, invece, voglio tornare, e voglio che Lei non si ammali,
e glielo proibisco, che la voglio trovare sana e contenta in Domino.
E quell'anima benedetta di Suor Eustella, sta brava o no? Sono io che ho dato ordini
segreti che non la occupassero tanto, e per la sua salute e perché fosse libera
di venire a farLe compagnia.
Benedico a tutti: a Lei, Signora, la benedizione più grande, poi i suoi nipoti,
poi i nostri cari poveri, poi le mie teste fasciate comprese s'intende Suor Eustella,
Suor Stanislaa, Suor Felicita etc.
Dunque Gesù e Maria SS. benedicano tanto e tanto.
So che il Sig.r Pio è stato alla Conferenza di S. Giuseppe:
per me è come fosse stata Lei: glielo dica, che sarà contento.
Scriverò ancora per Pasqua. Ora sono oppresso da lavoro: Deo gratias!
Suo obbl.mo in Gesù Cr.
Sac. Orione d. D. P.
Non ho tempo a rileggerla se no, non parte più. Pazienza.