V009T086 V009P087



         Buenos Aires, 11 Sett.bre 1935

         Calle Carlos Pellegrini, 1441


 Alla mia buona Mamma del Piccolo Cottolengo Genovese,


 Ecco, sono ancora da Lei! Meno male che sono in America,

se no sarei tante volte da Lei, mia buona Signora Queirolo,

che dovrebbe prendere la scopa per mandarmi via. Ecco, dunque:

non potendo ancora venire di persona, vengo per via aerea, che è una via

che sa un po' di spirituale, - e scrivo al mio Angelo Custode, a Don Sterpi

che lui venga di persona, quando appena può. Così io per lettera e lui in persona,

e siamo da Lei, se non proprio tutti i giorni, almeno con discreta frequenza.

 Ho ricevuto la graditissima Sua proprio del 29 Agosto, la festa della Guardia!

Ed ho compreso tutta la sua materna delicatezza di volermi scrivere proprio nella festa

di Maria SS. - e così si è trattenuta con me anche in quella santa giornata.

Deo gratias! E grazie a Lei, molte ma molte grazie!

 Oh, quanto ho pregato per Lei quel giorno! Sempre La ho davanti,

sempre prego per Lei e per tutti i suoi cari, ma durante la Novena e il giorno della Guardia

gran parte è stato pel Cottolengo Genovese e loro benefattori e pei benefattori

del Santuario di Tortona.

 Nel "Messaggio" inviato avrei voluto parlare di più della Madonna della Guardia

e del Figogna, ma ho temuto di toccare qualche sensibilità, e mi sono trattenuto.

 In Paradiso le suscettibilità e le ombre non ci saranno più: - là tutto è sereno, e luce

e gioia e grande pace e carità!

 Che gran bella vita sarà mai la vita del santo Paradiso!

 Io non aspetterò a venire quando abbia finito; se no,

- e lo capisco anch'io, - non verrei più. Quanto alla salute, Le sarò sincerissimo:

- alcuni dicono che il diabete non vada via più, - ma lo si riduce, - attenendosi a certa cura, - come se non ci fosse. Sono ingrassato e sto bene; - qui fanno mangiare molta carne,

- che, se in Italia se ne prendesse anche solo metà, ci sarebbe da crepare (scusi la parola).

Ma qui sia la carne che il latte, il pane, la frutta ecc.

non danno l'alimento come da noi, in Italia.

 Sono poi circondato da tante cure da parte dei miei Religiosi, e -

perché so di farLe piacere, - Le dico che sono confortato nel mio lavoro - che, in verità,

è grande (mai ebbi tanto lavoro) sono confortato da tanta benevolenza e affetto.

  V009P088


 Si direbbe che l'America non soffra di gelosia;

- ma questa espressione resti a Lei sola,

ed esuli da essa ogni senso non secondo la carità di Gesù.

 E qui bisogna che finisca, ma non voglio finire senza mandare una specialissima

benedizione per la famiglia del fratello di Pio, che è morto.

Mando condoglianze e assicuro suffragî. Alla vedova, alla sua figliuola, alla sua mamma

prego dal Signore celesti conforti. Saluto rispettosamente i suoi nipoti.

 Benedico insieme con la Loro zia, con Lei, anche ad Essi: benedico Suor M. Eustella

e che sia proprio una Missionaria della Carità da meritare la benedizione di Gesù

e di Maria SS.

 Benedico a tutte che sono in sua casa, mia indimenticabile benefattrice.

 Stia bene. Preghi sempre per Don Orione, che Le vuole bene come un figlio.

 Viva Gesù! Viva la Madonna della Guardia!

 Viva il Piccolo Cottolengo Genovese! Viva la Sig.ra Angela Solari Queirolo!

 Dev.mo


           Don Orione


P. S. I miei Sacerdoti e Chierici Le mandano tanti ossequî e così le nostre Suore.

 I poveri del Piccolo Cottolengo Argentino, che sentono parlare di Lei,

mi dicono che pregano per Lei e la invitano qui: io la verrei a prendere.

 Sa, o Sig.ra Queirolo, che dalla Madonna della Guardia del Figogna

mi ha mandato le pesche del Figogna, il I° giorno della Novena?

 Scriverò, e sentirà che cosa bella.