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           Anime! Anime !

           [4 Ottobre 1898]

 Carissimo nel Signore, [Sterpi]


 I) Ti ho spedito la lettera per D. Albera, la leggerai a Don Ravazzano

e poi la spedisci subito. Io di più non posso fare, altrimenti vada vuoto;

ci serviremo del mobiglio per Tortona, e pagheremo metà gli interessi,

ma quest'ultimo caso mi spiacerebbe.

 2° Si mandi pure Moglia in Seminario.

 3 Elio, non si può tenere, fa che i parenti lo riconducano in famiglia,

e impossibile un ragazzo tale in un collegio come i nostri.

 4 Hai fatto bene ad accettare il fratello di Magnone.

 5° Ho scritto di qui a Timò e a Gallione,

scrivo ancora a quest'ultimo perché la carità non deve aver termine mai.

 6°/ E per Orione hai provveduto?

 7/ E Torre come va?

 8° Di' a Daglio che si faccia coraggio.

 9° Ho un pensiero: vedrai che Canegallo non farà come 2 anni fa ha fatto.

 10 Hai fatto bene ad accettare Camussa, ma da secolare.

 11 Hai fatto benissimo pel nipote di D. Repetti.

 12 Sono lietissimo del Professore che viene.

 13 Ti raccomando vivamente vivissimamente di tener in buona Sig. Maurina.

Le ho anche scritto io di e stamattina.

16 Le dirai che gliela mando io [la] corona da rosario; falle qualche regalo.

Impedisci più che puoi che abbia relazioni con suoi parenti di Tortona.

 14 Dirai a Soleri che metta testa a posto, che di qui prego per lui.

 15 Non temere che in collegio non ci sia più nessuno:

meglio soli che male accompagnati.

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 17 Ricevo ora una lettera di D. Cassola:

rispondo in un foglio da parte. Qui ti dò le norme che devi serbare con lui,

perché la lettera che ti scrivo da parte è per fare vedere a lui.

 1° Appena ricevuta questa e altra detta lettera che riguarda Cassola

tu di gli scriverai che io ho preso vivo interessamento per lui

e che ti ho mandato una lettera apposita, e gliela farai avere.

Che però d'ordine del Provveditore (che lo disse a voce) si deve doveva provvedere

l'Istituto di insegnanti approvati per la I e II, le altre classi sono fuori

e che quest'anno abbiamo avuto infe in mia assenza hai già dovuto provvedere,

mai più pensando che egli si sarebbe a questi ultimi giorni trovato senza posto,

che altrimenti si sarebbe pensato diversamente col permesso di Mons. Vescovo.

 Quanto a D. Ca al chierico Cassola io non lo conosco,

e non intendo urtare col Vescovo, e così per D. Carlo Cassola.

Vedi che il Vescovo mo se la potrebbe prendere se ora lo accettassimo noi,

al punto a cui son spinte le cose, che non ha voluto concedere neppure D. Paolo,

benché io l'abbia domandato prima di venir via, e tu ti sia presentato col telegramma mio,

e poi non me ne abbia più fatto cenno.

 Quanto al chierico Alvigini, che è buonissimo, io sare non voglio urtare

col Vescovo, stia tranquillo, quando al Signore parrà e piacerà, verrà.

 Ti benedico, scrivo una lettera pei figliuoli, coraggio! pregate.

 Stiamo tutti bene, tuo fratello va bene, vanno bene tutti.

 In G. C.


            Don Orione