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 +          Anime! Anime !

           [Noto, 8 Ott. 1898]

 Carissimo nel Signore,


 I Non occorre mandar altri per adesso.

 II Se il Pr Conviene fare una visita al Provveditore di Pavia,

e dirgli, se ha difficoltà, che fu cambiata Amministrazione, e che gli inconvenienti

avvenuti pel maestro vennero appunto perché per poter nel cambiamento di cambiare

l'Amministrazione.

 III Per Turri che vuoi che ti dica?

conviene provvedere con altri due di Tort un altro di Tortona, dandoci più poco che si può.

 IV Economizzare a tutta forza.

 V Prendi pure quei servi che crederai, ma Maurizio farà pochissimo, e ha sempre

fatto poco. Vincenzo no, è altro uomo, ma tu, non ti fidare di nessuno.

 VI Fino al mio arrivo continua a far studiare l'apprendista falegname,

e a farlo farti aiutare.

 VII Il giovane di Silvano, che tiene la licenza liceale,

deve essere uno con cui io ho già avuto a fare quattro anni fa.

Doveva andare con Goggi a Genova, ma pose per clausola

di volersi poi accompagnare a una data età, dopo il servizio in Collegio.

 Bisognerebbe che tu gli potessi parlare.

Scrivi subito a D. Milanese che desideri conferire col giovane, lo faccia venire a Tortona.

 Quando sia a Tortona, gli dici: ha mai parlato Lei con D. Orione, 4 anni fa,

a casa di D. Dardano? Vedrai cosa dice.

 Sia sì, sia no, se credi che possa in queste nostre strettezze d'insegnanti giovarci,

pregalo a fare fermarsi in collegio sino al mio ritorno che poi, non sarà, spero, lontano.

 VIII Sono contento che non venga lo zio e anche che non venga Fissore:

è il Signore che ha stabilito così pel meglio delle cose.

 IX I figli hanno telegrafato jeri mattina da Napoli, quando siano qui, vi scriverò.

 X Il giornale uscirà ancora una volta verso il 10 ottobre,

poi o mensilmente o due volte al mese, secondo che vedrò. Stasera farò gli articoli.

Dovrà uscire col ritratto del Papa, che farai imprestare da Don Gatti.

 XI Fate economie più che sia possibile, e nelle pensioni fa in Domino,

ma tira più che sia possibile.

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 XII Se D. Gatti non vuol ceder se stesso, cede almeno il cascinotto e la vigna

all'Opera? Non potendo prender la vita, prenderemo almeno la terra.

 XIII A D. Assanelli si cerca di non rispondere per ora e di tenerlo molto in buona;

gli scrivo io.

 XIV Ho scritto e spedito stamattina al Vescovo una lettera di 20 facciate:

lavoro io ma fo lavorare anche gli altri. Scusa, lo dico per ridere.

XIV Scrivo a D. Ravazzano. Ho ricevuto una bellissima lettera dal nostro Vescovo

e da D. Ravazzano e da D. Semino, e dall'Arciprete di Voghera,

e biglietto dalla Sig. Onorata Pedevilla.

 XV Scrivo a Mons. Novelli, povero Monsignor Novelli!

Oh io l'ho sempre qui davanti e ricordo sempre le sue sante parole di pace e di conforto!

 Ecco che il Signore ha fatto proprio girare le cose in modo tutto suo,

proprio come mi diceva Mons. Novelli!

 Invitalo a dire la Santa Messa quando arrivano i figli in Collegio per me:

fagli fare il discorso della Madonna.

 Digli che gli spedisco oggi i libri che qui hanno regalato a me,

in segno di grandissimo affetto: digli che mi trovo con tanto lavoro,

ma che la cara Madonna del Buon Consiglio mi aiuta e che sto bene.

 Non potendo mettere al Collegio il nome al Coll della Madonna del Buon Consiglio,

lo metto alla più grande camerata e all'Oratorio Festivo

che aprirò in un altro vastissimo fabbricato vuoto, già Convento dei Cappuccini.

 Gli manderò tutti i nomi di questi carissimi figliuoli Siciliani

affinché li iscriva nella Madonna, davanti a cui ho condotto i primi figliuoli dell'Oratorio.

Tu non lo sai, ma lui li sa quei giorni belli!

 Oh come sarei contento se potesse venir qui, almeno una volta!

Vedere questi figli, mettere la sua mano sulla loro testa

e portar qui lui il quadro della m Madonna del Buon Consiglio!

 Ci viene in Collegio, ci viene?

 Digli che a Cassano Messina ho detto la Messa alla Madonna del Buon Consiglio,

e che l La prego sempre e che è proprio Lei che mi dà conforto e forza.

e E quando sono stanco mi sento fresco ancora di forze.

 Siccome questo Mons. Vescovo mi vuole molta benevolenza,

così si potrà aprire un campo nuovo per la Madonna del Buon Consiglio.

 Digli che preghi, che ci venga sovente in Collegio a trovare i figli,

digli proprio tutto quello che sai che gli vorrei dir io.

 Ah digli che vorrei proprio ardere di amore alla Madonna, e infiammare tutta la terra.

 XVI Se si può ottenere D Guggione, sarà un gran bene per Mornico.

Ma di questo fa parlare al Vescovo dall'Economo, e di' che si serva di questo momento

in cui io sono via e tu devi dir Messa a Tortona.

Quanto a pagare i debiti di D. Guggione, li pagheremo noi.

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 XVII Qui le cose vanno bene. Abbiamo tutti i figli delle prime famiglie

e marchesi e baroni. Ma questo è niente davanti a Dio.

 XVIII E del nostro caro Goggi non mi dici niente?

lui è quello che ci imbarca tutti a quanto pare

 XIX Oggi si apre il Collegio regolarmente, sono le 8 di mattina,

sono entrati già 5 ragazzi, e bada che dell'anno passato difficilmente si accettano interni.

 XX Qui le Autorità scolastiche e civili debbono dipendere dal Vescovo,

altrimenti è così potente che fa traslocare telegraficamente e sotto prefetti e pretori

e sciogliere anche telegraficamente il Consiglio comunale: come già avvenne.

 Di questi programmi ne ho già spedito via io più di 100 alla diocesi nostra.

Il L'Arciprete di Voghera mi scrive per gli Alesina, direi, se non si può a meno,

di accordar loro per un quest'anno, ciò che domandano. Non assicurare per l'avvenire.

Voglio essere a casa io.

 Ti benedico carissimamente, o caro fratello, e benedico tutti codesti cari figliuoli,

ai quali mi raccomanderai per preghiere,

e ai quali dirai di vivere puri che poi il Signore benedice sempre -

 Tanti rispetti ad Arneri, alla signora Maurina, a tutti

 In G. Cristo aff.mo


           Don Orione