V010T020 V010P034



 + Instaurare omnia in Christo -      G. P. A. M. !


 Mio veneratissimo fratello in N. Signore Gesù C. Crocifisso, [Sterpi]

 Ricevo stamattina 18 Aprile la vostra lettera -

Avendo poco tempo, ché devo partire per Mondondone, dove starò fino a lunedì sera,

vi scrivo poco, ma tanto che basti pel momento.

 Appena avete notizie da Sanremo o altre notizie da di Torino mi scriverete subito.

Io desidero ardentemente che la Casa di Torino resti,

ma non so su chi mettere le mani per mettere lì.

Voi intanto pregate e pensateci, e poi vogliatemi dire qualche cosa

e chi si potrebbe mettervi.

 Di più non mi dite se i debiti attuali le signore daranno da pagarli,

e se potranno e intendono davvero dare qualche cosa, e quanto:

perché vedete che non possiamo crescere i debiti.

 Lì non si potrebbe per ora farvi una residenza più che una un Istituto, -

non essendo prima di tutto luogo adatto, e poi anche perché l'Istituto,

prendendo ora ragazzi nuovi, che non percepiscono, sarebbe sempre più passivo,

essendo in più a vivere e nessuno a guadagnarne.

 Vedete che se colui che si mette lì deve andare di qua e di la questuando,

non può attendere al buon andamento della Casa e finirà anche coll'avvilirsi e abbattersi

nel morale, languire nello spirituale, e ammalarsi.

 Voi, o mio buon fratello, che siete lì e vedete tutto il pro e il contro

decidete qualche cosa, parlatene a lungo con le il Signore e poi anche con le signore;

ma prima bene con la Madonna e col Signore.

 Io verrò col divino aiuto nella prossima settimana, ma voi non lo dite così di certo,

perché non aspettino sempre me che delle volte credete che non posso muovermi.

 Facilmente 90 su 100 nella prossima settimana, come si è stabilito stamattina,

si fa il mutuo da quella persona di Sale,

e quindi avrei bisogno, finché non posso avere, di fermarmi: cosa dite?

 Intanto parlate e scrivetemi tutto nel Signore.

 Ferretti non potrà prepararsi all'esame a Sanremo?

o resistere finché abbia dato l'esame? o ritornare a Torino a dare l'esame? -

Fate anche qui tutto voi come fossi io, e andate a parlare col suo Prof. P. Giaccardo,

che riverirete tanto per me.

 Riveritemi tanto tanto tanto la ill.ma Sig. Contessa Agazzini e il Teol. Fortis,

e dite che presto vengo anche al povero P. Egidio.

La stessa cosa direte alla Sig. Conti, e che preghino -

Mi raccomando tanto anche alle signore che mi ossequierete tanto.

Adunate pure più signore che potete e fate e fate e fate in Domino.


  V010P035


 D. Goggi va meglio, me lo disse Filippo stamattina.

 Qui tutti bene -

 Se ora ci sono due camerette già e bastano, regolatevi voi nel Signore,

se e quando convenga fare licenziare gli altri inquilini, secondo quanto vi ho detto sopra -

 Fatemi la carità, se Maggi à ancora lì, di interrogarlo bene e capirlo bene -

Eh poveri figli, potrebbe essere anche causa dell'ambiente,

quindi non vorrei avere rimorsi per lui in fine della vita - si fa più presto a dire: - vada.

Voglio andare più adagio, più adagio, più adagio a meno ci siano certe brutte mancanze -

Così Nostro Signore avrà un po' di misericordia anche con me

 Ricevete tutti i miei saluti Vi benedico da vostro povero fratello Sacerdote,

e voi benedite me amen.

 Saluto e benedico tutti tutti tutti

 E i giovani sono ancora lì? e chi non c'è più?

 Vostro aff.mo in G. C. fratello


          Sac. Orione Luigi

          dell'Opera d. Div. Provvidenza


 P. S.  Come mai la Sig. Maria vi ha subito parlato così?

Che Minardo, tornando a Torino da Tortona, abbia parlato prima con altri o con esse

di quanto si era detto qui tra di noi?


 Tortona, mezzodì del 18 / 4 - [1]903