V010T029 V010P046
+ G A P M
Carissimo Don Sterpi,
La vostra lettera, se mi ha fatto piacere fino ad un dato punto
per sapervi in piedi tanto da dire la S. Messa,
mi ha lasciato assai inquieto nel sentire che non va bene.
Io vi prego di curarvi, ma di curarvi davvero,
e di togliervi dalla umidità di quella cameretta,
e di mandarmi vostre notizie più frequenti, almeno ogni due giorni.
Se non potete Voi, fatemi scrivere dal Canonico o da Zanocchi, anche poche parole.
Fatemi mandare subito copia degli indirizzi a stampa -
vedete, me li sono dimenticati - li dovevo portare via con me.
Fatemi la carità di farmeli spedire subito
Qui le cose vanno bene per grazia del Signore: io sto bene, Cesare e tutti stanno bene
- c'è ancora qualcuno un po' convalescente, ma ora si va meglio.
Un anno oggi, festa della apparizione della Madonna SS. Immacolata,
presentava al Vescovo le prime regole e formale domanda di approvare la Congregazione.
Attendo dunque Vostre notizie - non nascondetemi nulla -
Vi siete fatto visitare? Io vi supplico nel Signore di curarvi
e di stare tranquillo che la Madonna conduce Lei l'Opera -
Quando Don Ravazzano saprà la ragione per cui son venuto difilato a Roma
state tranquillo che sarà il primo a dirmi che ho fatto bene a fare così.
A Genova e a Ventimiglia c'era sempre tempo, qui non c'era tempo da perdere -
Il Signore Vi conforti e guarisca e benedica tanto e sempre -
Vostro aff.mo
Don Orione della Div. Provvidenza
Roma, il dì 11 febbrajo 1904
Salutatemi Don Ravazzano e il Canonico e tutti -