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   G P A M !


Mio carissimo Don Sterpi,


Il mio telegramma prometteva l'invio di scritti, che non posso ancora mandare,

ma che manderò, e voi porterete a Monsig. Vescovo.

Riguardano il processo di Don Risi per la Petrara -

Non vi ho mai scritto nulla perché mi pareva di dovere fare così -

Adesso non vorrei abbattervi - non abbiate timore -

Risponderò a tutto, farò tutto, ma usatemi la carità di che usereste con un novizio.

Leggete e poi chiudete e comunicate subito subito a Monsig. Novelli.

Don Piana un po' meglio, ma sputa sangue -

Qui però si fa apparire più poco possibile -

A S. Anna vado io, ma spero di potere venire presto.

Caro Don Sterpi pregate e sustine, sustine, sustine!

Deh per carità non vi lasciate avvilire: sono grandi prove ma sarà grande anche la corona -

e la Madonna SS. non ci abbandonerà.

Quando mi scrivete e mi date certe frecciate, non è che non le senta,

ma è perché ce ne sono tante che sono già morto

Il mio interno è diventato un grande spegnitojo.

Vi benedico tanto tanto tanto nel Signore

Per la festa di S. Pietro, se non l'avete ancora fatto, rinnovate i vostri santi voti:

sarete più a posto voi e più contento il Signore.

Vi posso dispensare dagli Esercizî, che farete più tardi-

offrite a Dio le vostre pene e premettete alcuni giorni di maggior raccoglimento -

Sia lodato Gesù Cristo Crocifisso

Vostro aff.mo in N. Sig.


       Sac. Orione d. Op.  della Div. Provvidenza


Roma 25 Giugno 1904