V010T030 V010P047
+
G P A M !
Mio carissimo Don Sterpi,
Il mio telegramma prometteva l'invio di scritti, che non posso ancora mandare,
ma che manderò, e voi porterete a Monsig. Vescovo.
Riguardano il processo di Don Risi per la Petrara -
Non vi ho mai scritto nulla perché mi pareva di dovere fare così -
Adesso non vorrei abbattervi - non abbiate timore -
Risponderò a tutto, farò tutto, ma usatemi la carità di che usereste con un novizio.
Leggete e poi chiudete e comunicate subito subito a Monsig. Novelli.
Don Piana un po' meglio, ma sputa sangue -
Qui però si fa apparire più poco possibile -
A S. Anna vado io, ma spero di potere venire presto.
Caro Don Sterpi pregate e sustine, sustine, sustine!
Deh per carità non vi lasciate avvilire: sono grandi prove ma sarà grande anche la corona -
e la Madonna SS. non ci abbandonerà.
Quando mi scrivete e mi date certe frecciate, non è che non le senta,
ma è perché ce ne sono tante che sono già morto
Il mio interno è diventato un grande spegnitojo.
Vi benedico tanto tanto tanto nel Signore
Per la festa di S. Pietro, se non l'avete ancora fatto, rinnovate i vostri santi voti:
sarete più a posto voi e più contento il Signore.
Vi posso dispensare dagli Esercizî, che farete più tardi-
offrite a Dio le vostre pene e premettete alcuni giorni di maggior raccoglimento -
Sia lodato Gesù Cristo Crocifisso
Vostro aff.mo in N. Sig.
Sac. Orione d. Op. della Div. Provvidenza
Roma 25 Giugno 1904