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 +           G P A M


 Carissimo fratello in N. Signore G. C., [Sterpi]


 Oggi vi dovevo spedire L. 500 per gli interessi e c'erano qui e vi si potevano

mandare, ma Don Allasia senza dirmi nulla e anzi, perché non le potessi avere

jeri sera ha speso L. 362,60

 Io quindi fin da jeri ho mandato un'urgente a Don Ignazio per

e una dichiarazione di questo Ufficio Postale perché possa riscuotere lui le 500 lire

mandate a me dalla Contessa Agazzini e ve le spedirà per vaglia telegrafico

poiché mi preme non fare brutta figura col Sig. Canonico -

 Intanto voi se avete L. 500 lì del Convitto pagatelo, -

che le riceverete da Tortona di sicuro,

e se non le aveste e pel 3 a sera non riceveste nulla da Tortona,

telegrafatemi qui che piuttosto verrò giù io a Tortona per riscuotelle riscuoterle

e le pagheremo il 5 corr.

 Adesso però devo dire una cosa - io credo che molte volte davanti ai nostri buoni

Chierici si lascino sfuggire espressioni poco misurate sul conto mio, per cui essi -

per ciò che si tratta di interessi - hanno sempre paura dove giungo che sbanchi le case

e si pongono in uno stato di occulta opposizione e si ruinano l'anima e lo spirito religioso

pretendendo di fare meglio del Superiore - E questa cosa l'ho detta jeri con Goggi

ed ora sento di doverla dire fraternamente anche a voi -

E così essi creano dei momenti dolorosi a me e vedrete anche a voi altri col tempo

 Quando quest'estate fui a S. Remo ho domandato quanto c'era in casa

- perché c'era bisogno a Tortona di un po' di danaro -

E Taverna mi ha fatto vedere 300 o 400 lire -

Venuto il momento delle della necessità prevista da Tortona

ho telegrafato che mandassero tutto il danaro tenendosi un 100 lire - e giunsero 1300!!

E quel nostro buon fratello dopo se la cavò con una risatina,

ma a me la cosa ha fatto una pessima impressione, e la ricordo,

e il Signore si allontanerà, andando così [le cose], dai nostri figli -

 Ora anche Allasia fa così, ed è un brutto sintomo.

Mi pare che davanti ai figli talora si parli troppo

e si dicano cose che non solo non danno autorità al Superiore, ma creino della diffidenza.

 Scrivo questo in un momento forse di un po' di dolori,

ma voi, o caro mio D. Sterpi, comprenderete che se io voi non ne aveste

ed io ora per riscuotere quelle 500 lire dovessi da mandarvi

dovessi fare una corsa a Tortona sarebbe un affare mica piacevole

 Povero D. Sterpi! ecco che me la prendo con voi che non ne avete colpa -

e voi penserete che con D. Allasia avrò fatto una gran sfuriata, ma no, vedete, l'ho fatta con voi e con lui ho trattato come se fossi stato un agnello -

Dunque siate contento, il fulmine cade sulle alte cime, ma rispetta i piccoli.


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 Se appena appena potete ricevete D. Campanini, mi farete una grande carità

 Quando mi mandate qualche lettera di interessi prego non scrivervi dietro,

poiché potrebbero essere prodotte in una causa -

 Per ora alla zia di Don Albera, rispondete nulla.

 E adesso un'altra sgridata -