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 Caro Don Sterpi ,      Tort[ona] 7 Genn. 1906


 Io parto stasera per Roma -

Lascio qui la Casa senza nessuno e con sole 100 lire. -

 Dato che occorresse che voi doveste recarvi a Tortona in mia assenza,

vi avvertirò da Roma, - e così per ogni altra cosa grave. -

Potrebbe facilmente essere che a Tortona occorra la vostra presenza -

vi prego di essere disposto con la grazia di Dio -

a Roma ciò che ci aspetti per la faccenda Risi non so, sono molto male impressionato.

Pregate molto - fate pregare molto.

 Domani vengono su i due ragazzi -

 Se mi occorresse a Roma danaro e ve lo chiedessi fate omnia possum,

ma non lasciatemi imperfetto. -

 Io vado giù con 400 lire, ho dato qui 180 a Cassola, 500 al panattiere,

150 al macellajo d'ora, 150 a Rignani, 200 ad Agosta - e altri pagamenti.

 Qui nessuno sa che siamo a Roma, la causa va al 9 -

Vi raccomando di pregare la Madonna nostra.

 Qui abbiamo Delfina un po' malata. -

 Appena ricevuta la presente celebrerete e applicherete secondo la mia intenzione

fino a mio avviso e così Cremaschi.

 Sento che la cosa va male e solo la Madonna può salvarci.

 Ho scritto a quel chierico che non si può tenere - fermo posta.