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 [a Don Sterpi]         [18 XII 1908]


per essere mettermi al sicuro di mandarvi la elemosina di questa Iª quindicina di Dicembre,

e ora ve ne mando 30 addirittura.

 Noi qui viviamo sempre; certo che se voi foste qui

e fossero qui gli altri della Congregazione e vedeste la vita che si fa nel vitto e nel resto,

forse soffrireste troppo a vederci così;

ma noi siamo felici, credetelo, ogni volta che vi possiamo inviare qualche soldo.

  Vi ho scritto jeri che delle 750 lire mensili delle nostre Messe

ve ne serviate per pagare i debiti più urgenti, specialmente cambiali.

Ma voglio subito conoscere chi manda e chi no.

 Credo che da Noto e Reggio e Cassano avrete ricevuto -

 Anche il povero D. Cremaschi mi scrive che ha mandate le sue L. 30 per Novembre

sin dalla metà del mese.

 Quando io penso a questi poveri figli che volentieri mangiano più poco

e vivono come piace a Dio per fare l'ubbidienza mi viene da piangere.

 Abbiamo da affliggerci, ma abbiamo pure da consolarci!

 Fate tenere d’acconto e fate pregare per noi

 Aff.mo in G. C.


            Sac. Orione


 Pagate gli interessi del Can. Bongiovanni anche con quelli di Alessandria -

se non potete diversamente.

 E quei di Casanova?

 Questa lettera in qualche parte bisogna subito distruggerla

 Voglio essere subito informato se l'avete ricevuta