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Al M. Rerv.do D. Carlo Sterpi


+            Riservata

 Carissimo Don Sterpi,


         Roma, il 20 / II - [1]909 ore 8 antim.


 Sarei già a Tortona, ma mentre stavo per partire mi mandò a chiamare Mg.r Bisleti

che seppe forse da Misciattelli o dal S. Padre stesso (a cui aveva parlato Mg.r Morabito)

che io era a Roma, e mi disse che il S. Padre voleva vedermi.

 L’altra sera fui dal Papa, e fui ricevuto con un grande affetto.

Mi vietò di partire da Roma senza essere passato ancora,

e mi disse che ogni volta che volevo andare andassi da Bisleti, e mi facessi fare il biglietto

dicendo che me l’aveva detto lui -

 Stasera andrò ancora dal S. Padre, già jeri Bisleti mi ha fatto il biglietto -

 Siccome facilissimamente dovrò tornare a Messina, sia pure per qualche settimana,

così tenete tutto pronto quello che devo fare.

Vi manderò un telegramma, segnandovi il mio arrivo per poter poi

 Avrò bisogno entro un giorno o due al più, ripartire, dato che ciò mi venga imposto

o detto in modo che non possa dire di no.

 Vi dico che il Santo Padre ci vuole molto bene.

Poi ebbi ordine di passare dal Card. Segretario di Stato, il quale non stava bene,

ma aveva dato ordine che mi annunziassero e facessero passare -

 Era la sera, molto tardi, e mi ricevette con molto molto affetto. Deo gratias.

 Vi ringrazio e ne ringrazio Iddio di cuore con la Madonna SS.

di quanto mi avete comunicato -

 Le lettere e corrispondenza avevano ordine da Messina di rimetterla a Tortona,

perché credevo di non dovere tornare, e lo spero ancora.

 Se il can. Riccardi sa già qualche cosa che lo riguarda,

è bene che fuori non se ne faccia rumore - perché altro verrà forse.

Se non gli fu dal Vescovo comunicato nulla, vuol dire che glielo dirò a voce - e voi per

 Il Signore ci faccia suoi e ci benedica -

 Qui bene.

 Stamattina faccio una corsa a S. Giovanni e poi alle 10, dirò messa

nella chiesuola di D. Guanella.

 Oggi alle 3 devo ritornare dalla contessa Spalletti: jeri sono stato da Chimirri.

 Vi saluto tutti e vi benedico.

 Questa lettera non la distruggete

 Vostro aff.mo in G. C.

           Sac. Orione  D. P.

 P. S.  Avevo preso il biglietto fino a Lonigo, forse andrò direttamente là, poi vengo lì

 Non ho potuto scrivere jeri per mancanza di tempo

 questa è riservatissima per tutti e in tutto

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[sulla busta]


Riservata


si faccia seguire, se egli fosse già partito, mettendola così chiusa in un’altra busta


 Il biglietto prendetelo ad esempio per Voghera, così o per Stradella,

così vi danno la linea Roma-Bologna Piacenza, e passate a Reggio Emilia

a vedere fra Vincenzo, che è pure cosa necessaria e urgente

 Badate però che non vi obblighino a fare la linea dell’Adriatico,

che allora non potreste passare prima da Roma, - ove vi aspettano

 Io non potei ancora andare a Reggio Emilia e me ne scrissero vivamente

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