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+ Messina, il 26 / VIII [1]909
Caro Don Sterpi,
Avrei bisogno quasi un mille lire.
Non mi avete potuto mandare quelle 500,
ma adesso farei brutta figura presso i Padri Gesuiti
che sono già venuti qui a prenderle 2 volte -
Di più vorrei dare 500 lire al Vescovo di Noto - sempre per gli orfanelli del terremoto
che egli ha: sono 12, capite, e non ebbe finora un centesimo dal Patronato
Ora io voglio da lui parecchi favori: l'incardinazione di 4 o 5 chierici -
Egli mi scrisse due volte che non può più tirare avanti.
Urge vada là con 500 lire almeno che poi metterò in conto al S. Padre - Fatemi sta carità -
2/ Guardate che qui per la chiesa avrò bisogno di almeno 10.000 lire
vedete di non toccare per altro motivo di quelle -
3/ D. Allasia va a Torino per qualche giorno, poi viene a Tortona.
4/
Desidero ardentemente che che
le carte della Congregazione
e le lettere di indole segreta, siano tolte dalla mia cameretta
e assicurate in luogo secreto noto a voi e me e a Don Risi e al Ch.co Ferretti. e a Don Gatti.
Qui le cose vanno bene -
A Roma non potei vedere nessuno
Desidero notizie che attendevo da giorni - su tutto e tutti.
Desidero il Popolo e quei giornali che possono riguardarci -
Avete
poi potuto ritirare le lire 1.500 ?
da Torino?
Avete parlato al can. Riccardi, e che ha fatto?
Dove è Mg.r nostro Vescovo?
Don Gatti sta bene e vi saluta e così D. Albera
Ho già telegrafato a Mg.r Blandini che al più presto entro una settimana
sarò da lui con 500 lire - ora vedete di mandarmeli subito,
e più presto fate, e meglio fate - io ho urgenza di andare a Noto. -- Saluto e aspetto.
Mandatemi l'Unità Cattolica che qui non giunge più. -
Aff.mo in G. C.
D. Orione O. D. P.
Datemi notizie della salute di D. Risi -
temo anche della vostra salute - poiché mi pare che presto debba morire qualcuno di noi