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G. P. A. M!
Caro Don Sterpi,
+ Roma, il 16 / III [1]910
Vi mando L.300, ricevute da Perosi per n.150 Messe; devono essere celebrate
entro il 10 Aprile, possibilmente; e secondo la sua intenzione.
N.50 le prendiamo noi, cioè D. Gil ed io.
Per Altare gli ho scritto, e vi saprò dire qualche cosa.
Vedete che avrei bisogno là di Coggiola; avvertitelo.
Per Pasqua si aprirà solennemente la Casa, ma si comincerà a S. Giuseppe.
Dite a Don Gatti che ho parlato per un efficace ajuto in Curia,
come noi ci intendiamo; che tutti mi hanno detto di sì,
ma bisognerà prendere le cose con molta calma.
D. Albera il S. Padre mi ha detto che va a Reggio; bisognerebbe, per ora
fare quel che si può, e che egli lavorasse anche in altro campo, poi da cosa nasce cosa,
e con l'ajuto di Dio, si farà anche ciò che la S. Sede desidera
ma senza creare a noi una posizione tesa con l'Arcivescovo, e tale da renderci la vita
non con quella pace che impedirebbe anche di poter lavorare,
senza parere di offenderli troppo -
Parto domani
Aspetto notizie -
Per non allarmare vado per ora giù da solo.
Saluto e benedico tutti -
Ho ricevuto l'espresso di D. Ravazzano
Farò tutto
Vostro aff.mo in G. C.
Sac. Orione Luigi