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Mess. 27 / VI [1]910
Caro D. Sterpi,
Sono soddisfatto di ciò che voi avete fatto a S. Remo,
e il non rispondere è perchè sono sopraffatto da una valanga di lavoro da Roma.
Risponderò a tutto entro oggi o domani di sicuro, poiché sono un po' più sollevato.
Io speravo anche di venire, e per ciò che riguarda S. Remo, ho troppe cose a dire
che vorrei mi fossero spiegate prima di firmare - Ma come venire che il S. Padre
da Cribellati mi mandò a dire «di avere pazienza pazienza pazienza: ora venire potrebbe
essere interpretato male a Roma, né qui ci rimane per essi più persona di fiducia
Io inviai un lunghissimo memoriale, ma non mi si rispose, eccetto le parole
del S. Padre che certo doveva avere letto tutto e mi mandò a dire di farmi coraggio.
Forse cercheranno come sostituirmi - Si è aperta la Casa di Reggio -
C'è Quadrotta con D. Felice -
Appena Mario ha celebrate le tre prime Messe, parta per Messina:
egli è Superiore di questa Casa: ho bisogno di persone sicure: non potrei più muovermi
se non sono sicuro. Iddio per Tortona ci ajuterà in vista dei sacrifici e dolori sofferti
qui per amor suo e del Papa.
Fate rivedere e stampare subito questa omelia: non fate rivedere la lettera a me
di Baldoncini, ed escludete ciò che dice di Gallarati. Tiratemene 1000 copie,
le manderò ad amici e benefattori.
Scriverò a Mario. - Coraggio! Dio vi benedica!
Come va Dondero? Mandiamolo a Cuneo?
Vostro aff.mo in G. C.
D. Orione D. P.