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Messina, il 14 / XI [1]91[1]
Caro D. Sterpi,
Vi mando questa lettera di Don Montà,
il quale forse a quest'ora sarà già a Tortona,
e magari forse anche ripartito. - Come egli dice: c'è da andare adagio,
e con prudenza, come vi ho detto anche a voce.
Ci sarebbe da andare in fretta a trovare i soldi, ma c'è da vedere:
1° Che non ci siano ipoteche
2do A chi deve essere intestata e direi di dirgli
che fosse intestata a un borghese di mia fiducia
per evitare qualunque pericolo di incameramento
Siamo colla nazione in guerra, e non si sa cosa faranno
anche dei beni dei Sacerdoti secolari. Conviene stare sul sicuro.
La persona di mia fiducia è vostro fratello,
il quale dovrebbe subito fare testamento in testa vostra.
3°/ Se D. Montà non accetta questi patti,
noi non conviene andare là se egli non fa con voi un affitto del posto
per 20 o 30 anni, dichiarandosi già pagato, e rilasciandovi a parte
legale ricevuta degli affitti anticipati.
4/ Attendo notizie
5/ Domani parte Cribellati coi due Chierichetti:
con Siracusano fratello borghese e con un probando che prenderà su a Roma.
Egli ve li accompagna a Tortona e poi per Domenica si troverà a Cuneo.
Così a Tortona parlerà con voi delle cose di Cuneo e degli interessi dei Ferretti.
6/ D. Mario è giunto da Sabato, e ha già le facoltà da Mgr Arcivescovo di Reggio -
7/ Mando da D. Cribellati L.45 L.15 per ciascuno di noi tre di Messina
fino al 15 di Nov.bre, e altre L.45 per i tre di Reggio, sino al 15 di Novembre.
8/ Ho ricevuto il telegramma che Bariani è partito.
Saluto e benedico tutti.
Aff.mo in G. C.
Sac. Orione d. D. P.
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N. B. La ragione di fare con D. Montà tale affitto
se egli paga lui e ritiene intestata a sé la casa,
è per non essere noi disturbati in caso di qualche legge odiosa
contro le Congregazioni, e anche perché lui non perda il possesso,
dimostrandosi come persona che non ha a che fare con noi.
Ma questo quando si vedesse che egli non cede la proprietà,
e allora deve pagare lui la roba -