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+ Messina, 15 / XI del [1]911 (ore 16)
Caro D. Sterpi,
Ho ricevuto il vostro espresso - che si riferisce al contratto di Bra.
1/ Avrete a quest'ora ricevuto un mio espresso
che dovrebbe giungervi domattina, giovedì 16.
2/ Mi pare che dunque non siano più L.7.500 da pagarsi subito, e il resto fra tre anni
dando il 4%; ma che si debba subito pagare tutto.
3/ Mi pare che si potrebbe pagare metà, e ciò sarebbe ora per noi facile,
poiché io ho trovato qui una persona che mi presta all'interesse del 4% Lire 5000
ed è il Can. Francia. Ma tutto come si fa? Bisognerebbe toccare quel danaro
che è ad Alessandria, ma poi come si pagano i fornitori di S. Remo?
4/ Dal momento che paghiamo noi, vi direi di visitare bene la proprietà:
di intendervi bene con D. Montà, il quale come l'aveva già per lettera offerta a me
da comperare, non dovrebbe ora avere difficoltà che la faccia intestare a vostro fratello;
non è per altro che per sfuggire ad ogni possibile e probabile pericolo di leggi contro di noi.
Tutti vendono: i Salesiani vendono a borghesi; i Carmelitani Scalzi hanno venduto
fin la Casa Generalizia al Pustet appunto perché c'è il pericolo.
5 Quando vi siate bene inteso e d'accordo con D. Montà, allora visitate la proprietà
parlate col Cardinale per averne (prima di legarci con chicchessia, e con Don Montà
e coll'Avv. Como) la piena approvazione di potere cioè aprire Casa colà, e anche potreste
dire al Cardinale una parola per la residenza Fogliano a Torino, poiché la Maria mi scrive
che sarà pronta per il I Gennajo.
6 Non conviene affatto andare avanti, se non si è sicuri dell'Autorità Ecclesiastica
7/ Bisogna visitare l'ipoteca, che non ci sia nulla sopra
8/ Vedere la servitù e i passaggi di terzi, che poi disturbassero la Casa.
9/ Vedere le spese che D. Montà ha fatte per seminare e arare -
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In una delle sue lettere D. Montà mi dice che perderebbe la caparra di L.2000;
ma l'ha già fatto il deposito della caparra?
Dalla lettera dell'Avvocato Rodella parrebbe di no, tanto vero che minaccia di rompere
il contratto - Stamattina, quando vi mandai il primo telegramma delle 5000 lire,
non avevo ancora ricevuto il vostro espresso.
10/ Vi mando la risposta che la Ditta Gondrand ha mandato a questa Camera
di Commercio. Ma mancano 7 reticelle, e parecchie sono rotte in modo irreparabile:
se Piana le ha assicurate per più di L.900 ora se la veda lui; perché dobbiamo rimetterci
noi? Intanto che D. Cribellati va a Torino, oppure voi stesso andandovi,
vedete un poco di sbrigare questa faccenda -
11/ Sbrigate quella della Assicurazione Verona - ricordatevi, per carità.
12/ Mgr Vescovo di Cuneo disse a D. Mario che andò a riverirlo
che avrebbe avuto necessità di parlarmi.
Io quando andai ultimamente non potei visitarlo e gli scrissi una lettera
che gli portò D. Mario.
Ora, prima di rispondere a D. Chiappa fate pure una corsa a Cuneo, e sentite un poco.
È vero che io ho già detto a D. Cribellati di dire subito a Mgr Vescovo
che io sono pronto a venire su: potrebbe darsi che egli parli a D. Cribellati, ma se
D. Cribellati non vi fa sapere nulla, allora andate voi, può darsi che sia per Don Chiappa.
13/ La pensione per D. Chiappa fissatela d'accordo con D. Cribellati: vedete voi altri,
io non saprei proprio. Mettetela la Pensione di Chiappa in modo che non sia troppo bassa.
14/ Per l'affare di Bra non si potrebbe pagare metà, e lasciarli sopra ipoteca
per l'altra metà? forse ci sarà un maggiore interesse da pagargli, poiché c'è di più
la ricchezza mobile, ma non ci sarebbero cambiali in giro. Che ne dite?
15/ Spedite il baule di Stella a Cuneo, cioè di quell'uomo di Lonigo
16 Non ricordo chi sia quel giovane di Arena Po;
ma vi rimando la domanda, accettandolo. Venga in borghese, e poi lo vestirò io
da chierico: faccia questo atto di ossequio al Vescovo, che Dio glielo pagherà.
Vi saluto nel Signore e vi prego di tenermi informato di tutto -
Vostro aff.mo in G. C.
Sac. Luigi Orione d. Div. Provv.za